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Un gabinetto mobile stampato in 3D con plastica riciclata

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Un altro approccio per salvare l’ambiente

La stampa 3D ha rivoluzionato il mondo del design permettendo alle persone di creare oggetti personalizzati da soli. Però le stampanti 3D non si sono fermate qui, hanno iniziato ad essere utilizzate in progetti su larga scala come gli edifici o per costruzioni più piccole, per esempio, i servizi igienici.

Questo gabinetto ecologico è progettato per la decomposizione dei rifiuti solidi e per affrontare il problema della crisi dei servizi igienici, combinando design e tecnologia. Grazia ad un sistema che elimina i rifiuti di plastica e li converte in materiale da costruzione, si riducono anche la quantità di rifiuti che finiscono nelle discariche. Con la sua estetica bianca e la sua forma a bozzolo, il bagno portatile è anche molto bello esteticamente. Un’innovativa stampante robotica a sette assi ha creato il primo prototipo stampato in 3D, che è attualmente in fase di test in un cantiere nelle Alpi svizzere.

Il gabinetto chiamato the Throne è stato progettato da un team di designer spagnoli, Nagami e To, ed è composto da 3 parti: un corpo a forma di goccia, una maestosa porta scorrevole a doppia curvatura, e un contenitore per i rifiuti solidi. Tutte le parti, compresa la base e alcuni accessori più piccoli che sono stati stampati a pressione o ordinati, sono stati stampati in tre giorni. Il bagno viene inoltre fornito con un water separatore per il compostaggio dell’urina e dei solidi.

Il team ha utilizzato gli avanzi delle attrezzature mediche di plastica degli ospedali europei per creare il prototipo. “Il nostro trattamento dei rifiuti, sia umani che artificiali, ha un profondo impatto sul futuro dell’umanità e del nostro pianeta. Dagli anni ’50 sono state prodotte circa 8,3 miliardi di tonnellate di plastica, e solo circa il 9% è stato riciclato; il resto è stato incenerito, ammassato nelle discariche o scaricato nei nostri oceani”, ha dichiarato Nachson Mimran, CEO e co-fondatore di To.

“The Throne stampato in 3D è stato una sfida incredibile per noi, lavorando con la meccanica, le porte scorrevoli, e prodotti già pronti come un WC separato. Questi componenti di design ci hanno costretto a pensare in un modo diverso e utilitaristico che rende davvero speciale questa prima dimostrazione di tale concept”, ha spiegato Manuel Jiménez García, CEO e co-fondatore di Nagami.

The Throne va ancora più lontano nella sua ricerca di un’economia circolare, compostando i rifiuti di chi li usa e riutilizzandoli a livello locale. I ricercatori sperano di consegnare alla fine le tecnologie e gli strumenti alle comunità locali. L’impronta di carbonio (ossia l’unità di misura della domanda di risorse naturali da parte dell’umanità) causata dal trasporto e dalla spedizione di questi prodotti può essere notevolmente ridotta quando l’innovazione viene condivisa equamente. The Throne è solo un esempio di ciò che la produzione additiva può realizzare quando si tratta di scalare il design e lo sviluppo sostenibile.

Fonte yankodesign.com

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