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8 consigli per fare cacca e pipì all’aperto

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Una guida per prendersi cura dell’ambiente

Se avete mai visitato un parco nazionale o fatto un’escursione all’ aperto, avrete probabilmente visto dei cartelli che promuovono i “Sette Principi” del Non Lasciare Tracce, come: pianificare in anticipo e prepararsi; pianificare e accamparsi su superfici durevoli; lasciare le cose che si trovano; minimizzare l’impatto dei falò; rispettare la fauna selvatica; essere rispettosi degli altri visitatori, ma quello su cui vogliamo concentrarci è: smaltire correttamente i rifiuti.

“Lo smaltimento dei rifiuti è super importante. Con sempre più persone che vanno all’aperto, ci sono sempre meno bagni in giro, e sempre più persone che pensano ‘Posso fare pipì e cacca ovunque!'” ha spiegato Shelby Horton, una guida di See Me Paddle (un’azienda di tour in Kayak) che è anche un’educatrice proveniente dal corso Leave No Trace Center for Outdoor Ethics. “Ci siamo allontanati così tanto dal sapere cosa fare nei boschi. Quando la gente esce, non ha idea di come rispettare la terra”.

Quindi, ecco 8 consigli per fare la cacca e la pipì all’aperto senza danneggiare l’ambiente secondo i consigli di Horton.

1. Trovare un luogo adatto

Scegliete un posto per fare la cacca lontano dal sentiero, in un posto discreto, e assicuratevi di non intralciare direttamente nessuna pianta o fauna selvatica.

Il luogo giusto dovrebbe essere un terreno organico ad almeno 60 metri di distanza da qualsiasi fonte d’acqua e su una superficie più alta, in modo che il deflusso dei temporali non la riversi direttamente nei laghi o nei corsi d’acqua vicini. Il posto migliore dovrebbe anche essere esposto a sud, così da ricevere la maggior parte della luce del sole in modo da aiutare la decomposizione e dovrebbe anche essere profondo.

2. Scava una buca

Scava una buca appositamente per le feci, profonda da 15 cm a 20 cm e da 10 cm a 15 cm di diametro. Porta con te una cazzuola da giardino nello zaino per questo compito, che fungerà anche da facile strumento di misurazione.

“Di solito le cazzuole sono lunghe tanto quanto dovrebbero essere profondi i buchi, quindi puoi usare quella per misurare”, consiglia Horton.

3. Seppellisci la carta igienica

È sicuro usare la carta igienica quando si fa la cacca nei boschi?

“Se ne usi solo un po’, non profumata, e stai scavando una buca profonda, ci sono poche possibilità che la pioggia o il vento o qualsiasi tipo di erosione la riporti su”, spiega Horton.

“Prendi un bastone e dai una mescolata, può sembrare disgustoso, ma aiuterà il processo di decomposizione che avverrà più velocemente”. Gli organismi in quel terreno organico che hai scelto aiuteranno e la terra originale dovrebbe essere usata per riempire di nuovo la buca.

4. Impacchetta ciò che c’è in eccesso

“Raccomando i sacchetti Ziplock [quelli trasparenti con la cerniera] e le buste della spesa”, spiega Horton. “Esiste anche un sacchetto biodegradabile che è usata spesso all’aperto. In pratica, se stai facendo rafting o sei in una zona come il deserto dove non puoi scavare una buca, puoi fare la cacca in questa sacca e mantenerla il tutto sigillato. Potrai poi smaltirla nella spazzatura proprio come faresti con la cacca del tuo cane”.

Puzzerà, quindi siate consapevoli di quanto sarà attraente per la fauna selvatica finché non potrete smaltirla correttamente.

“Quando campeggiate durante la notte, mettetela in una borsa extra e tenetela insieme alla vostra bear hang“. Una bear hang è una corda e un sistema di carrucole per sacchetti che viene usato per far penzolare merci odorose come cibo e rifiuti da un albero, per tenerle al di fuori della portata di orsi e roditori.

1. metti la corda, 2. solleva il sacco, 3. fai un nodo, 4. lascialo appeso. Foto: greenbelly.co

5. Dove far pipì

Scegli una superficie stabile che sia lontana dai sentieri e dove l’urina possa essere facilmente assorbita o sciacquata via. Usa il buon senso a seconda del luogo in cui ti trovi.

“Se sei in una bella zona boschiva, si assorbirà nel terreno e si disperderà. Ma se vai a fare pipì nel deserto, rimarrà per un po’. Tutti ne sentiranno l’odore, rimarrà lì”, spiega Horton.

Evitare di andare sotto le rocce sporgenti, anche se sembrano isolate.

“Resterà intrappolata lì sotto, la pioggia non ci arriverà”, spiega Horton. “Conosco tante persone che hanno lavorato sui sentieri e vanno in queste zone con rocce sporgenti e puzzano di pipì, ed è la cosa più disgustosa”.

6. Evita le fonti d’acqua naturali

Andare in un fiume o in un ruscello è off-limits poiché può danneggiare la fauna selvatica e provocare malattie agli altri amanti dell’aria aperta.

“La Giardiasi è una delle più grandi malattie che si possono avere negli spazi aperti. Proviene dalla cacca e dalla pipì dei mammiferi che finisce nell’acqua”, spiega Horton. (Se siete in campeggio o in escursione nella natura, assicuratevi di purificare l’acqua prima di berla).

Giardia

Ma in realtà, dipende da quanto è grande lo specchio d’acqua.

“Prendete ad esempio l’oceano”, spiega Horton. “Puoi sicuramente fare la pipì e la cacca nell’oceano. È così grande che si disperderanno. Se sei in kayak ed c’è uno spazio d’acqua abbastanza grande, ti trovi in un’emergenza estrema, non hai con te un sacchetto biodegradabile e non puoi raggiungere la riva, allora puoi usarla come bagno, ma noi raccomandiamo vivamente di pianificare in anticipo e di prepararsi per questi casi”.

7. Le donne devono essere ancora più preparate

“La prima volta che sono uscita nei boschi per fare escursioni con lo zaino in spalla con la mia professoressa, lei mi disse ‘Non ho portato la carta igienica'”, ha ricordato Horton. “Ero tipo, scusa? Ne aveva un po’ per le emergenze, ma non se dovevamo fare pipì. Abbiamo detto: ‘Ma siamo ragazze! E poi lei mi diede il miglior consiglio che mi avrebbe mai dato: ‘Dalle una bella scrollata'”.

Horton consiglia anche una bandana riutilizzabile per aiutarvi a rimanere asciutti.

“Puoi legarla al tuo zaino, e se c’è il sole, la luce UV ti aiuterà a pulirla”.

E quando si tratta di prodotti per l’igiene femminile, sotterrateli in una buca o impacchettateli.

“Soprattutto l’applicatore”, spiega Horton. “Amo gli assorbenti della marca OB che non hanno quel piccolo applicatore. Tutto ciò che ha è l’involucro di plastica, così c’è molta meno spazzatura”. In alternativa, molte donne nel settore delle attività all’aperto preferiscono le coppette Diva.

“Ho appena iniziato ad usarli durante un viaggio con lo zaino in spalla e li adoro. Sono molto meno stressanti che avere a che fare con un tampone”. Ma se sei in un viaggio più lungo, bene usare la bear hang.

8. Non lasciare tracce

Non è solo la carta igienica, tutto ciò che non è originario dell’ambiente può essere dannoso.

“È un malinteso comune. Tutti pensano è biodegradabile, puoi semplicemente gettarla”, spiega Horton. “Però ci vuole molto tempo perché queste cose vadano effettivamente a finire nel terreno. E la fauna selvatica in quell’area ne sarà attratta…”.

Anche se sei solo uscito per un’escursione, tieni un sacchetto a portata di mano e impacchetta i tuoi rifiuti.

“Nessuno vuole andare nel bosco e dire: ‘Oggi faccio un casino! No, la gente vuole vedere, annusare, sperimentare. Penso che questo sia un aspetto importante”, spiega Horton. “Ma quelli che vengono da una grande città, o senza un’esperienza [precedente] all’ esterno… Si trovano in un ambiente completamente diverso”. Questa etica del Non lasciare traccia mette tutti su un livello dove si iniziano a capire gli effetti che potremmo avere”.

Fonte thrillist.com

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