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Siamo il cesso della TV?

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Siamo il cesso della TV?

Come la TV è cambiata nel corso degli anni

La TV è davvero peggiorata oppure è ancora un mezzo con un proprio valore? Noi che abbiamo vissuto la TV tra ’80 e ’90, la ricordiamo come un mezzo pieno di contenuti per tutti i gusti (cartoni animati, quiz, varietà, film, telefilm, TV per ragazzi, ecc…). Col passare degli anni però, ci siamo accorti di come le cose siano peggiorate: false informazioni; giornalismo che punta al gossip e all’istigazione invece che informare; programmi volti solo a distrarre il pubblico dai veri problemi.

Man mano che internet è diventata sempre più social, ci siamo accorti di come la televisione sia diventata sempre più trash. Ovviamente anche il web non è esente da tutti i problemi del mezzo televisivo, anzi, a ben vedere ne avrebbe molti di più. Ma nel complesso ci è servito per renderci meno ingenui su ciò che ci viene propinato, proprio perché ci ha dato una nuova prospettiva. Si potrebbe però pensare che il peggioramento della TV non sia recente, ma anzi possa essere cominciato proprio dai nostri decantati anni ’80 e ’90. Però a mio avviso, come c’era maggiore ingenuità nei fruitori, non c’era ancora quella malizia negli autori nel propinarci evidenti programmi manipolatori. Potrei sicuramente sbagliarmi, ma possiamo guardarci intorno e vedere la nostra generazione (anni ’80) e le successive, cercando di capire le differenti influenze che la TV ci ha lasciato.

Siamo quindi diventati dei fruitori di TV che si bevono tutto quello che passa incondizionatamente? A mio avviso lo siamo stati in modo significativo per un periodo che risale grosso modo fino a una quindicina di anni fa, quando la TV ha iniziato il suo vero peggioramento: maggiori Talk Show in cui le bagarre televisive fra i protagonisti hanno iniziato a diventare un modo di fare audience (es. Pomeriggio 5); più programmi spazzatura come i reality show che hanno portato maggiore linguaggio volgare e situazioni scandalose (es. Il grande fratello), stimolando le peggiori curiosità dello spettatore; telegiornali maggiormente attenti a gossip e all’istigazione piuttosto che all’informazione (es. Studio aperto).

In quel periodo abbiamo avuto l’inizio del decadimento televisivo. Nel periodo successivo c’è stato però un inizio progressivo dello spostamento del pubblico verso il web, con tutte le conseguenze del caso: da una parte, una visione maggiormente globale dell’informazione, e dall’altra maggiori dubbi e più disinformazione con cui dover far fronte. Resta da dire che il pubblico rimasto comunque fedele al mezzo televisivo appaia molto più evidentemente plagiato, soprattutto dalla prospettiva di quelli che non utilizzano più la TV come mezzo primario di informazione. Ma cosa sta avvenendo ora? Sembra quasi che le nuove generazioni siano invece più pesantemente plagiate dal web rispetto al plagio televisivo, che offre comunque un filtro che il web non ha. Come sempre chi si pone nel mezzo e affronta ogni mezzo con la dovuta critica, compie forse la scelta migliore.

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