Ultime Notizie
Comprendere il linguaggio naturale non è facile per l’I.A.
Capire il linguaggio naturale sarà il prossimo passo per le reti neurali, ma non è così facile. Un libro spiega come dovrebbe essere fatto.
Xenobot: robot che possono riprodursi
I ricercatori hanno scoperto una nuova forma di riproduzione biologica diversa da quella di qualsiasi animale o pianta conosciuta.
Le tecniche di manipolazione dell’I.A. esistono, ma non sono chiare
L'I.A. può imparare a manipolare sempre meglio, ma non è chiaro come esattamente lo faccia e la gente non se ne rende nemmeno conto.
Dov’è diretta l’I.A. conversazionale?
Alcune aziende stanno sviluppando algoritmi in grado di riprodurre voci simili a quelle umane, ma anche di simulare quelle esistenti.
Come l’intelligenza artificiale può imparare ad evolvere
I ricercatori hanno testato un nuovo modello per far evolvere l'I.A. in modo simile a un organismo in un ambiente virtuale.
Il metaverso di Facebook e la sua criptovaluta
Meta, il nuovo nome di Facebook punta tutto sul metaverso e sulla nuova criptovaluta Diem (ex Libra) con wallet Novi (ex Calibra).
I robot saranno in grado di toccare
Il team di Facebook A.I. sta sviluppando un sistema di rilevamento tattile per i robot, ma sarà implementato anche per il metaverso.
I bias dell’Intelligenza Artificiale potrebbero essere pericolosi
L'I.A. può essere soggetta a bias di diverso tipo che possono portare a risultati dannosi se non si prova a minimizzarli.
Le Reti Artificiali imparano ad annusare
I neuroscienziati sono riusciti a realizzare una rete artificiale in grado di imparare ad annusare come un moscerino della frutta.
Samsung e Harvard puntano a “copiare e incollare” il cervello su chip di memoria
Samsung e Harvard mirano a copiare e incollare il cervello su delle memorie registrandone i segnali elettrici.
Foto e ritratti che si muovono e parlano
L'azienda D-ID ha sviluppato una tecnologia in grado di animare ritratti e foto ma anche di fargli dire quello che si vuole.
L’ologramma che si può toccare
All'Università di Glasgow, i ricercatori hanno sviluppato un sistema che permette di toccare gli ologrammi.