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L’igiene vittoriana: miti, fatti e abitudini bizzarre

Pratiche igieniche e servizi igienici in epoca vittoriana

L’epoca vittoriana (1837-1901) fu un periodo di rapida crescita industriale, di cambiamenti sociali e di progressi scientifici. Tuttavia, le pratiche igieniche di questo periodo erano molto diverse dagli standard odierni. Sebbene alcuni pensino che i vittoriani si lavassero raramente e vivessero nella sporcizia, la realtà è più complessa. Dall’acqua del bagno in comune agli ingredienti insoliti del dentifricio, l’igiene vittoriana era un mix di innovazione, necessità e, talvolta, di pratiche discutibili.

1. Fare il bagno era un lusso per alcuni e una fatica per altri

Contrariamente a quanto si crede, i vittoriani facevano il bagno, ma la frequenza e il metodo dipendevano dalla classe sociale.

Case ricche e della classe media: Chi poteva permetterselo aveva vasche da bagno di latta o di rame nelle camere da letto o nei bagni. Queste venivano riempite con acqua riscaldata, spesso dalla servitù. Alla fine del XIX secolo, alcune case più ricche disponevano addirittura di un impianto idraulico interno. Tuttavia, i bagni completi venivano fatti di solito una volta alla settimana, a causa dello sforzo necessario per riscaldare l’acqua. L’igiene quotidiana era garantita da spugnature con un lavandino e un panno.

Famiglie operaie e povere: Molte si affidavano ai bagni pubblici o a semplici lavabi in casa. Spesso intere famiglie condividevano la stessa acqua del bagno, a partire dal padre, poi la madre e infine i bambini, il che ha portato alla frase “Non buttare via il bambino con l’acqua sporca”. Alcune famiglie facevano il bagno solo una volta alla settimana o anche meno.

2. Il lavaggio dei capelli e i primi shampoo a secco

Lavare i capelli era una pratica molto più rara di oggi. La maggior parte delle persone si lavava i capelli solo una volta al mese, perché l’acqua e il sapone potevano essere aggressivi per il cuoio capelluto. Si ricorreva invece a polveri di amido di mais o farina di riso per assorbire l’olio, una prima versione dello shampoo a secco. Alcuni usavano anche brandy o aceto come detergente.

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3. Lo strano mondo dell’igiene orale vittoriana

Il dentifricio dell’epoca vittoriana conteneva ingredienti sconvolgenti:

Carbone, gusci d’uovo schiacciati, polvere di mattoni o bicarbonato di sodio erano abrasivi comuni, mentre alcuni usavano l’ammoniaca o persino l’urina per le sue proprietà detergenti naturali (anche se questo era meno comune tra l’alta società). La stessa Regina Vittoria aveva uno spazzolino da denti con manico d’argento e setole di cinghiale, un oggetto di lusso che solo l’élite poteva permettersi.

4. Affrontare il problema dell’odore del corpo (o meno)

Il deodorante non era molto diffuso fino alla fine del 1800, quindi l’odore del corpo era un problema comune.

Molte vittoriane si affidavano semplicemente al profumo per coprire gli odori, mentre alcune donne mettevano dei batuffoli di cotone sotto le ascelle per assorbire il sudore. Poiché i bagni frequenti erano sconsigliati da alcuni medici che ritenevano che potessero indebolire il corpo, l’igiene personale si basava molto sul cambio dei vestiti piuttosto che sul lavaggio frequente della pelle.

5. Le strade malfamate e la Grande Puzza del 1858

Le città vittoriane, in particolare Londra, erano famose per i loro cattivi odori. Prima dei sistemi fognari adeguati, molte persone scaricavano i liquami dei vasi da notte nelle strade o nei fiumi.

Nel 1858 si verificò una crisi nota come “La grande puzza”, quando l’estrema calura estiva intensificò l’odore dei liquami grezzi nel fiume Tamigi. La puzza fu così insopportabile da far chiudere il Parlamento, costringendo il governo a investire in un moderno sistema fognario progettato da Joseph Bazalgette, uno dei più importanti progressi in materia di salute pubblica dell’epoca.

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6. Bagni pubblici e igiene comune

Per coloro che non potevano permettersi un bagno privato, i bagni pubblici erano comuni, soprattutto nelle città. Tuttavia, questi bagni erano spesso separati per sesso, ma non erano molto riservati. In alcuni casi, le persone facevano il bagno in grandi vasche comuni, a volte riutilizzando la stessa acqua per più bagnanti.

7. I medici vittoriani e la paura del bagno eccessivo

Sorprendentemente, alcuni medici vittoriani mettevano in guardia dai bagni troppo frequenti, ritenendo che lavaggi frequenti potessero privare il corpo dei suoi oli naturali e far ammalare le persone. Questa convinzione, unita alla difficoltà di riscaldare l’acqua, contribuì a rendere poco frequenti i bagni completi tra la classe operaia.

Sebbene l’igiene dell’epoca vittoriana fosse ben lontana dagli standard moderni, le persone cercavano di mantenersi pulite utilizzando le risorse disponibili. I ricchi godevano di lussi come l’impianto idraulico interno e i saponi profumati, mentre i poveri dovevano accontentarsi dell’acqua del bagno condivisa, delle spugnature e dei lavatoi pubblici. I progressi nel settore igienico-sanitario, tra cui lo sviluppo di sistemi fognari e una migliore educazione all’igiene, portarono infine a un miglioramento delle condizioni di vita. Tuttavia, alcuni dei loro metodi, come l’uso di polveri per lavare i capelli e di bicarbonato di sodio per i denti, non sono così diversi dalle tendenze moderne.

L’igiene vittoriana può sembrare strana per gli standard odierni, ma era un affascinante mix di tradizione, superstizione e progresso.

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