Il motivo per cui un inglese ha fatto pipì in questa bottiglia nel XVIII secolo non sarà mai scoperto.
In un cantiere edile della città balneare di Cleethorpes, in Inghilterra, una misteriosa bottiglia di 200 anni fa ha destato dubbi su cosa stesse accadendo esattamente in questo luogo un paio di secoli fa. La bottiglia non è piena di vino prezioso, del sangue di Cristo o di una mappa del tesoro arrotolata. La bottiglia è piena di urina. Urina di 200 anni fa.
Come riportato qui, l’insolito manufatto è stato scoperto dagli operai che stavano scavando delle trincee in Seaview Street a Cleethorpes, una città costiera di quasi 30.000 abitanti nel Lincolnshire nord-orientale. Inizialmente gli operai pensavano di aver trovato l’oro in una vecchia bottiglia di rum, forse lasciata dai pirati secoli fa. Stavano per aprirla e sorseggiarla, quando il project manager è intervenuto saggiamente.
Il project manager non stava solo cercando di salvare gli operai dal loro discutibile giudizio nel voler bere da un’antica bottiglia trovata sepolta nel terreno. Ne ha riconosciuto il potenziale significato storico e l’ha fatta analizzare da Zara Yeates, una studentessa della vicina Università di Lincoln.
Utilizzando la tecnologia della scena del crimine, Yeates ha stabilito che il liquido, pur essendo nato come rum, era diventato sicuramente qualcosa di completamente diverso. Parlando con la BBC, Yeates ha dichiarato: “È molto insolito trovare un oggetto con questa quantità di liquido ancora all’interno”.
La bottiglia iridescente è sopravvissuta allo scavo solo perché la scavatrice non è riuscita a entrare in uno stretto passaggio, costringendo la squadra di lavoro a scavare a mano. Se avessero usato la macchina, probabilmente avrebbero schiacciato la bottiglia e liberato gli spiriti maligni del piscio di 200 anni prima.
La forma distintiva della bottiglia e la sua lavorazione la identificano come una bottiglia Hamilton, probabilmente fatta a mano intorno al 1790, dato che la produzione di massa con stampi iniziò solo nel 1840. Sebbene lo scopo esatto di questa insolita capsula del tempo rimanga un mistero, Yeates e i suoi colleghi ricercatori dell’Università hanno alcune teorie convincenti.
La spiegazione principale è che si trattasse di una “bottiglia della strega”, una forma comune di magia popolare nella Gran Bretagna del XVIII e XIX secolo, in cui venivano seppellite bottiglie riempite di urina e altri oggetti per allontanare gli spiriti maligni e le maledizioni. Forse, in modo meno mistico, potrebbe trattarsi di un antenato di quelle aree di sosta improvvisate a cui i viaggiatori moderni ricorrono ancora su lunghe autostrade prive di strutture adeguate.