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Coproliti hanno rivelato che i Caraibi precolombiani mangiavano una grande varietà di piante

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La cacca può dire molto sulla dieta delle persone

Secondo uno studio di Jelissa Reynoso-Garcia dell’Università di Porto Rico e colleghi, pubblicato l’11 ottobre 2023 sulla rivista ad accesso libero PLOS ONE, due culture caraibiche precolombiane consumavano un’ampia varietà di piante, tra cui mais, patate dolci e arachidi, oltre a tracce di tabacco e cotone.

I coproliti, o cacca mummificata, possono fornire informazioni sulla dieta e sullo stile di vita. Per determinare il consumo di queste popolazioni, Reynoso-Garca e colleghi hanno esaminato il DNA vegetale isolato dai coproliti prelevati dai siti archeologici di due culture precolombiane (Huecoid e Saladoid).

Come riportato qui, dieci campioni di coproliti raccolti dal sito archeologico di La Hueca a Porto Rico sono stati meticolosamente trattati per estrarre e analizzare il DNA vegetale. I ricercatori hanno esaminato il DNA vegetale estratto con un database di vari campioni di coproliti e con le attuali sequenze di DNA vegetale.

I risultati indicano che le popolazioni Huecoid e Saladoid avevano una dieta complessa e variegata, come dimostra la scoperta di patate dolci, arachidi selvatiche e addomesticate, peperoncini, una varietà addomesticata di pomodori, papaya e mais. L’esame ha rivelato anche la presenza di tabacco, presumibilmente come risultato della masticazione, dell’inalazione di polvere di tabacco o dell’uso di tabacco come additivo alimentare con effetti terapeutici e/o allucinogeni.

Un’altra scoperta inaspettata è stata la presenza di cotone, forse come risultato dell’impiego di semi di cotone in polvere per l’olio o perché le donne bagnavano i fili di cotone con la loro saliva durante la tessitura, lasciando i fili in bocca. Il consumo di manioca, manioca o yucca (Manihot esculenta) non è stato documentato dagli autori, anche se i cronisti fanno spesso riferimento a questa pianta come alimento base nei Caraibi precolombiani.

Gli intricati metodi di grattugiatura ed essiccazione della manioca descritti in questi resoconti potrebbero aver danneggiato il DNA della pianta, oppure potrebbe essere stata una dieta stagionale di base, dicono gli autori.

Le popolazioni Huecoid e Saladoid mangiavano probabilmente altre piante o funghi non menzionati in questa sede a causa dei metodi di preparazione del cibo, del fatto che ogni campione di coprolita rappresenta solo un’istantanea di ciò che una particolare persona aveva mangiato di recente e del fatto che gli autori sono stati in grado di identificare solo le piante presenti negli attuali database di sequenze di DNA (senza catturare colture ormai estinte, rare o non commerciali). Tuttavia, gli scienziati prevedono che la loro analisi possa gettare ulteriore luce sulla vita precolombiana nelle Americhe.

Il dottor Toranzos aggiunge: “Chi avrebbe mai pensato che qualcosa che evitiamo persino di guardare potesse contenere così tante informazioni? È particolarmente incredibile che sia così anche dopo migliaia di anni”.

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