Il National Poo Museum è un museo che raccoglie, conserva ed espone esclusivamente escrementi umani. Il 25 marzo 2016 è stato inaugurato sull’Isola di Wight, nel sud dell’Inghilterra. Il museo offre un’esposizione di venti specie di escrementi, incapsulati e presentati in sfere di resina illuminate. Si trova precisamente presso la Sandown Barrack Battery.
Secondo questo articolo, il museo è stato sviluppato dal collettivo di artisti locali Eccleston George e dall’inventore e imprenditore sociale Daniel Roberts.
La collezione della struttura è piccola ma istruttiva, con campioni di feci di 18 specie incapsulati in globi di vetro che si illuminano quando i visitatori premono un pulsante. Ogni campione viene essiccato per prepararlo all’esposizione, un processo che, nel caso di cacche particolarmente prodigiose, può durare anche diverse settimane.
Oltre alle feci umane, sono presenti campioni di gufo, suricato, mucca, leone e volpe. Si stima che il pezzo di cacca più antico in mostra abbia 38 milioni di anni.
Il museo della costa meridionale dell’Inghilterra, che dista due ore da Londra, si propone di educare i visitatori su ciò che le feci animali e umane possono dirci sulla salute. Il museo presenta anche esposizioni sul funzionamento dei nostri sistemi fognari e sull’uso degli escrementi come sostituto dei combustibili fossili.
Senza dubbio adotta una posizione molto più educativa rispetto al Viktor Wynd Museum of Curiosities, Fine Art & Natural History di Londra, l’altro “museo delle feci” del Regno Unito, famoso per il suo assortimento di campioni di celebrità da annusare, tra le altre stranezze.
Tuttavia, il Museo della Merda in Italia, che esplora la storia degli escrementi umani e animali, ha debuttato quasi esattamente un anno prima dell’apertura del National Poo Museum. Inoltre, non possiamo tralasciare il museo del water high-tech inaugurato in Giappone.
Anche gli artisti moderni e contemporanei hanno abbracciato lo stronzo. Un esempio è l’opera di Piero Manzoni del 1961, Merda d’artista, conservata nella collezione della Tate. Più recentemente, Chris Ofili ha realizzato tele scintillanti e ricoperte di sterco di elefante, mentre Wim Delvoye ha creato una macchina che digerisce il cibo come il corpo umano, facendo letteralmente la cacca più volte al giorno al Museum of Old and New Art in Tasmania. A Brooklyn c’erano anche due artisti che si sfidavano a colpi di cacca luccicante (a un livello meno formale).
Il Museo Nazionale della Cacca ha debuttato allo zoo dell’Isola di Wight, con la mostra “Cacca allo zoo”, opportunamente denominata. Secondo una descrizione sul sito web dello zoo, la cacca è “puzzolente, sgradevole e a volte pericolosa”, ma “questa mostra non è da snobbare e mira a cambiare il modo in cui le persone pensano e sentono la cacca”.
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