Come fare la cacca in battaglia

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Come fare la cacca durante la guerra non era qualcosa da dare per scontato

Il combattimento è una faccenda sporca. Come lo è fare la cacca. Potete scommettere che gli Stati Uniti sono pronti ad affrontare il peggio se le due cose si dovessero scontrare durante un conflitto. Ecco un video didattico d’epoca del 1945 del Corpo dei Marines sulle “procedure relative alle latrine”, intitolato “Usa la testa”, gioco di parole dato che in originale la parola ‘testa’ (head) in gergo militare vuol dire anche gabinetto.

Come spiegato qui, le semplici istruzioni indicate dal cartone animato in bianco e nero, della durata di cinque minuti, sono facili da capire una volta superato lo stile grafico cartonesco: “Evita di contaminare qualsiasi area che potrebbe causare la dissenteria per tutta la tua unità”. Anche la creazione di un “un cesso personale” nel bosco è una cattiva idea.

In ogni caso, nelle trincee durante la Seconda Guerra Mondiale, gli uomini scavavano buche profonde o usavano secchi come latrine. In genere, le latrine erano fosse profonde da 1 a 2 metri e scavate alla fine di un breve tratto, ma come suggerito dal video, era necessario che tali latrine fossero abbastanza distanti dalla base per evitare eventuali contaminazioni. Quando facevano la doccia durante il combattimento invece, i soldati si dirigevano verso le retrovie, dove si scambiavano gli indumenti sporchi. Dopo la doccia venivano dati loro abiti nuovi.

L’uso di latrine, di pastiglie di halazone per la pulizia dell’acqua, di kit per l’igiene orale, di camere a gas portatili per la disinfezione di lenzuola e indumenti, di lavanderie e bagni mobili permise ai soldati di mantenere un’igiene adeguata per tutta la Seconda Guerra Mondiale. Le strutture per il lavaggio dei vestiti e il riposo dei soldati furono installate dalle unità lontane dalle linee del fronte.

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