Il punto di vista delle donne attraverso i gabinetti

L’arte e i servizi igienici continuano a camminare insieme. Sempre più artisti sembrano scegliere questo soggetto per comunicare il loro punto di vista sulla società.

Come accennato qui, per promuovere ulteriormente gli artisti regionali, la Liminal Gallery ha annunciato l’apertura di The Cupboard, la sua seconda sede espositiva, che è uno spazio aperto per gli artisti che risiedono e lavorano a Thanet (Inghilterra). La residenza di tre mesi è scelta da Louise Fitzjohn, fondatrice e direttrice di Liminal. In questa sede debutterà The Toilet (il bagno), creazione che ospiterà prima artista di nome Jemima Sara.

Jemima Sara è un’artista multidisciplinare che fonde nel suo lavoro l’identità, la libertà di espressione e lo scorrere della vita quotidiana. La sua attività è iniziata con un’attività artigianale in cui realizzava qualsiasi cosa, dalle sciarpe di seta personalizzate alle magliette. Da allora la sua arte è cresciuta fino a comprendere disegni, installazioni, sculture, stampe e dipinti. Nella sua arte riflette ed esplora le difficoltà della vita quotidiana, utilizzando questo aspetto per stimolare discussioni come una specie di autoterapia o di cosiddetta catarsi.

Le piace produrre opere interattive realizzate in loco, dalle installazioni agli eventi, per musei e altri luoghi pubblici. Aspira a migliorare la vita delle persone attraverso la sua pratica, sostenendo i concetti di coinvolgimento e accessibilità.

Clienti commerciali come Anthropologie, Terry De Havilland, Wolf and Badger e altri hanno beneficiato della sua produzione creativa. Oltre ad apparire frequentemente su riviste come Stir World, FAD Art, The Evening Standard, GQ e Marie Claire, solo per citarne alcune.

The Toilet è un’installazione in miniatura che esplora i temi principali del mio lavoro”. L’arte femminile forse dovrebbe stare nel bagno, dove almeno riceverebbe più attenzione ha affermato l’artista.

>>>  Andare al bagno in Norvegia prima del XX secolo

Il concetto di “The Toilet” comprende uno spazio di sicurezza, riflessione, espressione, privacy, violazione della privacy, marionette e vita quotidiana. Lo scenario del “gabinetto” è esposto come una casa di bambole, incoraggiando il pubblico ad attraversare e giocare con i confini convenzionali della privacy, dell’autonomia personale e della manipolazione. Alla luce della sua esperienza nella marionettistica, l’artista indaga la tradizione della scultrice Marisol Escobar. Come se le pressioni della società e le forze invisibili avessero il controllo su di noi.

La scultrice vuole realizzare qualcosa che faccia uso del bagno perché è un’esperienza universale e un simbolo del quotidiano. Sottolineando la percezione esistente dei bagni pubblici come luoghi deboli, scomodi e pericolosi.

In questa piccola esposizione vengono esaminate le principali preoccupazioni della sua attività, tra cui: il femminismo, i messaggi, l’accessibilità, gli slogan, la libertà di espressione, la vita quotidiana e i confini e la liminalità.

Jemima Sara ha costruito “The Toilet” all’interno del nuovo spazio espositivo della Liminal Gallery “The Cupboard” in risposta al suo recente lavoro che utilizza i bagni nella sua pratica come simbolo di accessibilità, salute e sottolineando il significato di avere spazi accessibili per sentirsi al sicuro.