Un peculiare episodio durante la Seconda Guerra M*rdiale
Tutti sanno che i problemi di funzionamento dei servizi igienici possono essere pesanti e molto fastidiosi, ma non tutti sanno che un problema simile affondò un U-Boat durante la Seconda Guerra Mondiale.
Questa è la storia di un capitano tedesco di nome Karl-Adolf Schlitt, accaduta il 14 aprile 1945. In quel periodo l’U-Boot tedesco U-1206 stava operando al largo della costa scozzese dell’Aberdeenshire. Questi tipi di sottomarini, chiamati anche battelli sottomarini, erano in grado di muoversi silenziosamente e di scatenare armi devastanti sulle navi nemiche. Sviluppati durante la prima guerra mondiale, questi battelli potevano distruggere navi 20 volte più grandi di loro e distruggere le rotte commerciali transatlantiche. La Germania attaccò sia navi militari che civili, in particolare la nave passeggeri Lusitania nel 1915, dove persero la vita circa 1200 persone.
Questi nuovi sottomarini di tipo VIIC, così chiamati, avevano alcune caratteristiche, tra cui un aspetto appariscente, due armi antiaeree e cinque lanciasiluri. L’U-1206 fu costruito nel 1944 presso il cantiere di Schichau, a Danzica, in Polonia. Quando avvenne il disastro, era appena uscito dalla catena di montaggio ed aveva navigato al largo della Norvegia, operando ad una profondità di 200 piedi.
Con una simile tecnologia, nessuno, compreso il capitano Schlitt, avrebbe mai potuto immaginare che potesse verificarsi un problema, soprattutto nel bagno.
L’imbarcazione poteva rilasciare i rifiuti direttamente in acqua anziché conservarli a bordo come prevedeva il metodo britannico. In questo modo si riducevano sia lo spazio che la stazza, poiché la nave non doveva trasportare un enorme serbatoio di escrementi.
Tuttavia, è stato dopo che Schlitt ebbe fatto la cacca nel gabinetto che si rese conto di non sapere come tirare lo sciacquone. Normalmente, i membri dell’equipaggio venivano istruiti attentamente su come far funzionare l’impianto idraulico, ma Schlitt saltò l’addestramento o capì male la tecnica e l’incidente si verificò. In effetti, il sistema funzionava correttamente solo quando il sottomarino era in superficie o in prossimità di essa.
Egli chiese aiuto e fu raggiunto da un ingegnere. Entrambi gli uomini stavano cercando di capire come smaltire le feci di Schlitt. Tuttavia, l’ingegnere non risolse il problema, ma lo aggravò girando la valvola sbagliata. Di conseguenza, il bagno cominciò a riempirsi quasi subito di acqua di mare e di cacca.
Anche se altre teorie riportano alcune varianti di questa storia, tra cui una in cui Schlitt nega ogni responsabilità, in ogni caso tutti concordano sul fatto che il sistema fallì. Sudore, odore del corpo e odore di carburante erano già un problema sugli U-Boot, ma la cacca peggiorava la situazione.
Il problema principale, per quanto rivoltante fosse l’impianto idraulico, era il design della nave. Il bagno era posizionato proprio sopra il vano batterie del sottomarino. Pertanto si produceva gas a base di cloro quando la miscela traboccava.
A causa dei gas nocivi e dell’allagamento, Schlitt non ebbe altra scelta se non quella di precipitarsi in superficie. Per farlo, dovette lanciare siluri solo per aumentare la spinta.
Purtroppo, però, le cose peggiorarono quando l’imbarcazione venne a galla, poiché fu immediatamente individuata dai soldati alleati che aprirono il fuoco. Schlitt abbandonò l’U-1206 e circa 50 persone furono prese come prigionieri di guerra. Circa dieci uomini sfuggirono alla cattura ma furono arrestati in seguito. Altri quattro uomini morirono, a causa di un attacco britannico o per annegamento. L’incidente fu poi soprannominato “sh*twreck” (lett. naufragio della m*rda).
Il relitto dell’U-Boat è stato scoperto negli anni ’70 dagli operai di un oleodotto sottomarino che non avevano idea di come l’imbarcazione tecnologicamente avanzata si fosse arenata dopo un ultimo e fatale uso del scarico che l’aveva lasciato pieno di m*rda.