Si tratta di un bioreattore con un sistema di compostaggio

Quando si tira lo sciacquone l’acqua di scarico va poi trattata e purificata, un processo che consuma energia, mentre l’80% dell’acqua di scarico ritorna nell’ambiente come prodotto inquinante, e mischiare le feci con l’acqua aumenta notevolmente l’inquinamento che rappresenta un grave danno per l’ambiente.

Per risolvere questo problema, Rebecca Schedler, una studentessa laureata alla Design Academy Eindhoven nei Paesi Bassi, ha costruito il Symbiopunk, un bioreattore con un sistema di compost che converte le feci umane in humus fertile attraverso colture di funghi per ottenerne la trasformazione. Il progetto ci invita a riconsiderare il tabù che circonda il processo naturale della defecazione, mostrando come le feci diventino preziose: prima come cibo essenziale per il fungo, e a loro volta come fertilizzante che può essere utilizzato per la coltivazione. Il progetto è stato realizzato con Kildwick, un’azienda di bagni a compostaggio.

Il Symbiopunk è completamente meccanico e non richiede elettricità per funzionare. Per usarlo, basta mettere i rifiuti solidi nel grande tamburo di rame che si capovolge e gira da sinistra a destra per facilitare le cose. I rifiuti rimangono in questo rame per due o tre giorni, durante i quali le feci aumenteranno di temperatura a causa della presenza di microbi attivi. Il rame fornisce un periodo di raffreddamento, ed essendo antimicrobico, aiuta anche a sterilizzare le feci.

Dopo qualche giorno, i rifiuti passano attraverso il tubo nero in fondo all’aggeggio. Girando la manopola bianca, la coclea fa salire i rifiuti nel grande serbatoio nero, incorporando anche il micelio (l’organismo di base di un fungo) nella miscela.

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Poi, dopo un paio di settimane, i funghi prolificano, purificando e decomponendo i rifiuti in humus che diventa fertilizzante organico da utilizzare in giardino o in una fattoria.

Per coloro che si chiedono se il processo puzzi, Schedler risponde che l’odore è meno di quanto ci si aspetterebbe poiché non si utilizza acqua che sarebbe in gran parte responsabile del fetore dovuto agli agenti patogeni. Quindi, un altro aspetto positivo è l’assenza di acqua sporca da smaltire. Inoltre, i funghi aiutano a mitigare gli odori. Anche se il tutto non può essere completamente inodore, c’è meno puzza che con le normali feci.

Schedler non è stata la prima persona a proporre di usare il micelio per trattare i rifiuti. Nel 2018, un progetto studentesco chiamato MYCOmmunity Toilet ha presentato un gabinetto, riempito di micelio, da seppellire quando fosse pieno. Nel corso di un mese, il micelio avrebbe decomposto i rifiuti, restituendoli alla terra come fertilizzante.

Con il Symbiopunk, si vogliono mettere in discussione i progressi della nostra era industriale attraverso questa serie di tubi e tramogge di metallo a basso costo, che non richiedono elettricità o combustibili fossili per funzionare. Symbiopunk richiede solo le vostre feci e la forza dei vostri muscoli. Voi investite nel processo di ripulire voi stessi e allo stesso tempo rafforzate l’ambiente.

“Devi veramente occuparti della tua merda”, ha affermato Schedler. “Non sta scomparendo, hai bisogno di prenderti cura di essa, di ciò che viene fuori da te. Devi prenderti cura di un altro organismo vivente e facendo questo, ti prendi anche cura di te stesso. È un ciclo… non è facile come premere un pulsante per farla sparire”.

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Fonte fastcompany.com