Una specie particolare di ragno riesce a mimetizzarsi assomigliando a degli escrementi
Abbiamo visto come la cacca può essere usata da alcuni animali per nutrirsi, ma anche per difendersi. Questa volta, vedremo come la cacca può diventare anche un’esca, oltre che un buon travestimento per nascondersi dai nemici. È il caso di alcuni ragni della specie phrynarachne ceylonica.
Risiedono nelle foreste pluviali tropicali del sud-est dell’Asia, in particolare in paesi come Cina, Giappone, Sri Lanka e Taiwan. E la loro peculiarità è quella di assomigliare agli escrementi degli uccelli. Il loro aspetto lucido e l’odore sgradevole sono parte della loro mimetizzazione per ingannare i predatori che altrimenti cercherebbero di mangiarli, mentre gli uccelli tendono ad evitarli perché normalmente non ingeriscono ciò che hanno precedentemente digerito o ciò che sembra tale.
“Tutti i ragni sono predatori, ma anche altri lo sono per loro”, ha specificato Daiqin Li, un biologo dell’Università Nazionale di Singapore.
Tuttavia, tale mimetizzazione ha anche un altro scopo: secondo uno studio pubblicato il mese scorso su Current Zoology, l’aspetto del ragno attira le prede e al contempo allontana i predatori, ciò che i ricercatori chiamano mimetismo aggressivo, per richiamare efficacemente le prede di cui si nutrono.
La ricerca precedente ipotizzava che la mimetizzazione di questi ragni potesse attirare insetti sprovveduti. Tuttavia, nessuno aveva prove sperimentali fino ad ora. Ciononostante, l’idea aveva comunque un senso perché, per molte specie di insetti, gli escrementi degli uccelli sono sia attraenti fonti di nutrimento che dimore invitanti per deporre le uova. Questi ragni sono anche un tipo di predatori che preferisce attaccare prede inconsapevoli che si posano sulle loro foglie rimanendo fermi ad aspettare.
“Rimangono lì per oltre 12 ore o più”, ha spiegato il dottor Li. “A volte rimangono lì per tutta la vita”.
Per testare questa teoria, i ricercatori hanno prima filmato i ragni in natura che si poggiavano sulle foglie e hanno confrontato poi gli insetti che venivano attratti con escrementi di uccelli di dimensioni simili. Il Dr. Li ha così notato che gli escrementi dovevano essere “abbastanza umidi” poiché gli escrementi più asciutti non attiravano molti insetti.
I ragni e gli escrementi di uccelli sono stati visitati dagli insetti, molto di più rispetto alle semplici foglie vuote. I ragni hanno attirato gli insetti, in particolare le mosche, anche se la cacca vera e propria li ha attirati in misura maggiore.
I ricercatori hanno poi utilizzato una vernice inodore ad acquerello per modificare i colori dei ragni, che è stata facilmente lavata via con gocce d’acqua dopo che i ricercatori avevano finito l’esperimento, per vedere se la combinazione di colori caratteristica dei ragni era importante per ingannare alcuni insetti. Il risultato è stato che gli insetti erano meno attratti dai ragni dipinti tutti di bianco o tutti di nero rispetto ai ragni non dipinti o ai ragni dipinti dello stesso colore che erano in origine, il che implica che l’inganno si basava molto sull’aspetto degli escrementi degli uccelli.
I ricercatori hanno anche simulato ciò che gli insetti avrebbero percepito nei loro sistemi visivi e hanno scoperto che la malcapitata preda potrebbe non essere in grado di distinguere tra un ragno affamato e gli escrementi di un vero uccello.
“Molte persone non sarebbero nemmeno in grado di distinguere un ragno da un uccello che fa la cacca”, ha dichiarato Stano Pekar, uno zoologo dell’Università Masaryk nella Repubblica Ceca che però non è stato coinvolto nello studio, ma ha affermato che i risultati sono impressionanti. “Insomma, hanno davvero un ottimo travestimento”.
I risultati hanno sollevato nuovi dubbi su come questo tipo di inganno tramite gli escrementi si stia evolvendo. Altre specie di ragni mostrano ad esempio varie mimetizzazioni con diverse quantità di bianco e nero sui loro corpi, il che, secondo il dottor Li, può avere un impatto su quanto sia efficace il loro travestimento con gli insetti. Altre specie di questi ragni più “tradizionali” sono verdi e bianche, il che permette loro di fondersi con il fogliame; inoltre non puzzano di escrementi di uccelli e attirano meno mosche.
Diversi animali si sono evoluti per camuffarsi da oggetti non commestibili o inanimati, per proteggersi dai predatori, come le larve di selenia dentaria che assomigliano a ramoscelli e le farfalle della specie kallima inachus che assomigliano a foglie morte. La diversa colorazione può svolgere numerosi ruoli nella stessa specie, ma i ricercatori raramente studiano questo aspetto. Il dottor Pekar però crede che questo potrebbe cambiare.
“Penso che in futuro”, ha affermato, “vedremo molti più casi in cui sia la colorazione che il modo di mimetizzazione saranno sia difensivi che offensivi”.
Fonte The New York Times