La start-up francese WeCo costruisce servizi igienici biologici che riciclano l’acqua
Il progetto RecycLoo, intrapreso dalla start-up francese WeCo, comprende la costruzione di un nuovo tipo di bagno pubblico sostenibile con previsioni di espansione in Europa e in Africa.
I bagni WeCo assomigliano a qualunque altro bagno, ma la combinazione di batteri, sedimentazione e reazioni elettrochimiche permettono all’acqua sporca dello sciacquone di essere completamente trattata e resa pulita per un altro scarico. L’urina è convertita in acqua per via elettrochimica. Quindi, più urina più acqua. Questa tecnologia risparmia acqua in ed è un perfetto esempio del concetto di economia circolare. Inoltre, questi gabinetti non devono essere collegati alla rete sanitaria e possono funzionare autonomamente. E, dato che i bagni WeCo sono indipendenti dalla rete idrica, non consumano acqua. Poiché per i bagni pubblici standard allacciati, si usano almeno 6 litri per scarico e 10 litri per il lavaggio automatico. Con una media di 100 utenti al giorno, WeCo produce 8.736 litri di acqua trattata all’anno dall’urina raccolta e riciclata.
L’acqua dello scarico viene trattenuta e filtrata da uno specifico sistema per essere poi riutilizzata per gli scarichi successivi. Il processo di filtraggio disinfetta il tutto e uccide i batteri e gli agenti patogeni, abbassando la concentrazione di ammoniaca dell’urina. Infine, il processo genera acqua riutilizzabile.
Lo sciacquone trasporta la materia prima (urina e feci) in un serbatoio. Le feci, essendo più dense, affondano sul fondo del serbatoio. Dopodiché, una pompa spinge la parte liquida e i solidi rimanenti in un altro serbatoio.
Poi, l’urina passa attraverso una cella di elettrolisi. Questa determinata apparecchiatura reagisce producendo composti di ioni e cloro che distruggono i batteri e purificano l’urina.
La fase di depurazione può durare da 1 a 4 ore, a seconda del numero di solidi e liquidi contenuti nel serbatoio all’inizio del processo. Il liquame sedimentato invece, viene raccolto regolarmente e può essere utilizzato come compost e/o essere trasformato in fertilizzante.
L’acqua pulita viene trattata un’ultima volta passando attraverso diversi filtri (carbone attivo, micro-membrana) che puliscono l’acqua da ogni traccia di batteri. Questa fase abbassa anche la concentrazione di cloro. L’acqua purificata viene poi immagazzinata per essere riutilizzata nei bagni e l’eccedenza può essere usata per innaffiare le piante ad esempio.
Il COVID-19 ha fatto in modo che le persone percepissero l’igiene nello spazio pubblico in modo diverso. In particolare, l’idea che i bagni pubblici potessero essere un grande rischio di infezione ha comportato nuove opportunità per WeCo. Con un focus prioritario sulla Francia, WeCo ha recentemente installato i suoi bagni nel comune di Grigny (vicino a Parigi), e all’inizio del 2021, anche le città francesi di Blois e Rennes sono diventate clienti WeCo.
“Abbiamo anche rafforzato il nostro team con esperti di vendita per diverse lingue che stanno esplorando le opportunità per WeCo in Germania, dove stiamo dando la priorità all’aumento della notorietà del nostro marchio e all’affermazione della nostra presenza”, spiega Dekeuwer. “E ci aspettiamo di vedere i frutti di questi sforzi entro la fine del 2021”.
Oltre alla loro crescente clientela francese e al loro interesse a espandersi in Germania, WeCo ha anche iniziato recentemente nuove collaborazioni con una società di riciclaggio delle “acque grigie” e il loro principale partner industriale.
Questi servizi igienici saranno utilizzati per: città sostenibili, siti turistici, produttori di treni, luoghi di costruzione, edifici modulari, agenzie di eventi, società di servizi igienici, proprietari di edifici non comunicanti.
“I nuovi ordini sono in aumento, e ora ci stiamo concentrando sullo sviluppo delle nostre prime vendite in una mentalità di cliente-partner, concentrandoci sulle città sostenibili e sui progetti B2B dove sono necessari i nostri servizi igienici sostenibili indipendenti”, ha aggiunto Dekeuwer.
WeCo non ha però rinunciato ai suoi piani per addentrarsi anche nei mercati africani.
“Grazie a ulteriori finanziamenti attraverso il premio INNOWWIDE – EUREKA e il premio per l’innovazione di Water Europe, così come attraverso il Seal of Excellence dell’EIC Accelerator, abbiamo iniziato una partnership con la società senegalese Delvic Sanitation Services, un soggetto chiave nella valorizzazione dei liquami”, ha continuato. “Questo ci permette di capire le esigenze specifiche dell’Africa occidentale e di contribuire a costruire le città africane sostenibili di domani!”.
Fonte cordis.europa.eu