I ricercatori americani hanno scoperto un gene con un “sesto senso” responsabile dell’ingente bisogno di far pipì che normalmente abbiamo numerose volte al giorno.
Lo studio fatto sui topi ed esseri umani, pubblicato sulla rivista Nature, indica che questo gene, chiamato PIEZO2, aiuta almeno due diverse tipologie di cellule nel corpo a percepire quando la vescica è piena e deve essere svuotata. I risultati arricchiscono la lista già in crescita dei sensi, recentemente scoperti, controllati da questo gene.
“I neurologi hanno sempre saputo che c’era un forte legame tra il sistema nervoso e il controllo della vescica, sia a livello volontario che involontario”, sostiene il co-autore Carsten Bönnemann, dall’Istituto Nazionale di Disturbi Neurologici e Ictus.
“I nostri pazienti, assieme ai risultati coi modelli coi topi, ci hanno fatto capire come la perdita del gene PIEZO2 interrompa in modo decisivo la connessione che regola il normale controllo della vescica, riconfigurando così la vescica stessa”.
L’urina viene prodotta quando i reni estraggono gli scarti e gli eccessi d’acqua nel sangue e li mandano verso la vescica. Mentre la vescica si riempie, allo stesso tempo si espande, creando tensione sui muscoli. Poi, ad un certo punto, il corpo sente che sta raggiunge il limite, e da lì scatta lo stimolo di urinare.
A sua volta, il gene PIEZO2 contiene le istruzioni per creare le proteine che si attivano quando le cellule vengono tirate o schiacciate.
Nello studio, i ricercatori hanno trovato che i pazienti che sono nati senza PIEZO2 hanno problemi a percepire la vescica riempirsi. Gli esperimenti sui topi hanno inoltre suggerito che il gene possa giocare due ruoli fondamentali in questo processo: aiutare alcune cellule della vescica a calibrarne l’espansione, e attivare i neuroni per trasmettere i segnali di tensione al resto del sistema nervoso.
Nel loro lavoro precedente, i membri del team hanno mostrato che nei topi il gene PIEZO2 può avere diversi ruoli nel corpo, compreso il controllo del senso del tatto, della vibrazioni, del dolore, e della propriocezione: la consapevolezza inconscia del proprio corpo nello spazio.
“C’erano un sacco di ragioni per pensare che il gene PIEZO2 potesse essere importante per la minzione”, sostiene l’autrice principale Kara L Marshall, dall’Istituto di Ricerca Scripps. “Teoricamente, aveva senso poiché è un sensore di pressione per altri processi sensoriali interni”.
La svolta è arrivata nel 2015 quando i ricercatori hanno scoperto persone nate con mutazioni invalidanti nei geni PIEZO2, e quasi tutti riportavano problemi di minzione. Esperimenti approfonditi sui topi hanno aiutato a scoprire dove il gene funzionasse all’interno dell’apparato urinario.
“I nostri risultati mostrano come il gene PIEZO2 coordini perfettamente la minzione”, sostiene il co-autore Alex Chesler. “Questo è un grande passo nella comprensione dell’interocezione o la percezione di ciò che succede nel nostro corpo”.
Fonte cosmosmagazine.com
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