Il Re dell’orrore, ma anche della pipì

Se si leggono o guardano abbastanza opere di un autore, è facile notare l’utilizzo di alcuni elementi ricorrenti. Per esempio, i personaggi di Stephen King capita quasi sempre che si facciano la pipì addosso nei suoi racconti.

La pipì è così frequente nelle opere di King che si è fatta strada persino nei suoi adattamenti cinematografici. Sia il film che il romanzo de Il miglio verde, ad esempio, hanno punti importanti della trama che riguardano l’urina. Ad un certo punto della storia, il perfido Percy (interpretato da Doug Hutchison) viene palpato da “Wild Bill” Wharton, che lo fa pisciare addosso dalla paura, mentre Paul (interpretato da Tom Hanks) passa per la maggior parte della storia a lottare contro un’infezione urinaria. In Cujo invece, uno dei momenti più terrificanti ruota intorno Tad (interpretato da Danny Pintauro) che apre la portiera della macchina per pisciare mentre il cane assassino appare nelle vicinanze. E poi c’è Le ali della libertà, che finisce con un detenuto che fugge verso la libertà attraverso le fognature, anche se in questo caso non vi è solo urina nel condotto, ma sono per lo più liquami.

Un altro esempio è nel seguito di Shining di King, Doctor Sleep. Quando il giovane Danny Torrance (interpretato da Roger Dale Floyd) vede la signora nella vasca da bagno nella sua casa, e lui si fa la pipì addosso per la paura. Sebbene questa scena non appaia nel libro, avviene sicuramente in Shining. Il celebre romanzo include infatti, parecchie scene in cui Danny si fa la pipì addosso per la paura. L’esempio più lampante avviene quando Danny affronta la donna nel bagno della Stanza 237.

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Ma anche quando l’urina non è rappresentata sullo schermo, rimane comunque una parte importante delle opere di King. Dopo le prime 24 ore in Il gioco di Gerald, Jassie mentre è ammanettata perde il controllo della vescica, ed è costretta a rimanere nella sua pipì per ore. La maggior parte dell’orrore ne La bambina che amava Tom Gordon invece, comincia dopo che la protagonista Trisha, abbandona una camminata con la madre e il fratello per fare pipì. In Misery, Paul è obbligato a bere la propria urina per rimanere idratato dopo che viene catturato dalla sua più grande fan. L’ombra dello scorpione descrive Randall Flagg come colui che “quando ti guarda in un certo modo, la tua prostata marcisce e la tua urina brucia”.

Infine, l’esempio più evidente è forse The Night Flier, un horror sui vampiri pubblicato per la prima volta in Prime Evil: New Stories by the Masters of Modern Horror. Questa storia, piuttosto breve, presenta molte volte scene in cui ci si piscia addosso per la paura e c’è pure un vampiro che piscia sangue.

Questi esempi non completano certamente le innumerevoli altre volte in cui i personaggi di King se la fanno addosso dalla paura, ma danno comunque un’idea di come la pipì sia un elemento ricorrente nei racconti di King: sia come rappresentazione di terrore che di umiliazione.

Fonte decider.com