bagno

La NASA ha un nuovo bagno per lo spazio

UWMS è finalmente pronto per la Stazione Spaziale Internazionale

Il nuovo bagno della NASA, l’Universal Waste Management System (UWMS) (Sistema di Gestione dei Rifiuti Universale), verrà lanciato sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) questo weekend, dove gli astronauti testeranno come funziona con la micro-gravità. È costato $30 milioni di dollari (€25.000.000) ed è stato progettato anche grazie ai suggerimenti degli astronauti, al fine di ottenere un bagno più comodo, facile da usare, da pulire e con una manutenzione meno complessa da gestire. Tutto questo è stato ottenuto migliorando l’attuale tecnologia esistente. Quindi il nuovo bagno è più leggero, più piccolo, odora meno, ed è meglio ottimizzato per ospitare sia maschi che femmine, rispetto al bagno realizzato dai Russi che attualmente è in uso sulla Stazione Internazionale.

Se i bagni che utilizziamo sulla Terra usano l’acqua per scaricare, i bagni nello spazio usano getti d’aria. La cacca finisce in un contenitore per il successivo smaltimento, mentre la pipì viene mandata al sistema di riciclaggio della navicella per essere convertita in acqua potabile.

L’obiettivo è di far sì che l’equipaggio possa focalizzarsi su altre cose più necessarie durante il viaggio spaziale, e rendere il bagno più comodo e agevole nell’affrontare le proprie funzioni corporee. Far fronte al richiamo della natura in micro-gravità non è facile, ma la NASA spera di averlo reso un po’ più piacevole per l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale.

1. Coperchio
2. Sedile
3. Serbatoio di trattamento primario delle urine
4. Tubo per l’urina
5. Attacco per l’imbuto per l’urina
6. Attacco per il sistema di trasferimento delle urine

Una lamentela riguardante la struttura del bagno precedente era il non essere propriamente adatto per le donne. Quindi, questa volta è stata l’occasione per poterlo personalizzare anche per l’anatomia femminile.

L’attuale progetto è diviso in due parti: uno in cui l’equipaggio usa un imbuto e un tubo per fare pipì e l’altro dove usa un sedile per fare le cacca. L’UWMS è progettato in modo che l’imbuto e il sedile possano essere usati contemporaneamente.

Tutti i bagni in micro-gravità si appoggiano su un fattore importante: l’aspirazione. L’aspirazione assicura che i rifiuti prodotti dagli astronauti vengano trattenuti nel gabinetto e non fluttuino inavvertitamente attorno alla cabina dell’equipaggio. Per fare pipì negli attuali bagni, a bordo della SI, gli astronauti usano un imbuto attaccato ad un tubo, con una ventola all’interno che attira l’urina in un serbatoio. Per la cacca invece, gli astronauti si “siedono” su un serbatoio che utilizza la stessa ventola che però raccoglie la cacca dentro ad una sacca.

Tuttavia, un altro fattore rilevante è l’odore. Ecco cos’ha dichiarato in un tweet Jason Hutt, capo ingegneria delle capsule Orion, il mese scorso a riguardo:

“Se volete ricreare quell’odore di navicella usata, prendete un paio di pannolini sporchi, qualche involucro di cibo per microonde, un sacchetto per il mal d’aria usato e qualche asciugamano usato. Metteteli insieme in un vecchio bidone della spazzatura in metallo e lasciateli cuocere d’estate al sole per 10 giorni. Poi aprite il [coperchio] e fate un respiro profondo”.

Con il nuovo bagno, tutto questo non dovrebbe essere un problema, dato che il nuovo modello è dotato di un filtro antibatterico per gli odori.

“Si dice che l’aria proveniente dal gabinetto sia tra le più profumate della navicella”, ha dichiarato Melissa McKinley, una responsabile del progetto della NASA.

Forse però, il più grande passo avanti è stata la riduzione del volume del sanitario poiché l’UWMS è il 65% più piccolo e il 40% più leggero di un gabinetto attualmente in uso sullo Stazione Spaziale, il che significa più spazio per gli astronauti e un lancio più sicuro.

Un’altra funzione di spicco di questo gabinetto è che gli ingegneri della NASA hanno usato una speciale tecnica di stampa 3D per realizzare diverse parti del sistema con metalli speciali, come Inconel, Elgiloy, e titanio che sono robusti e necessari affinché il gabinetto possa sopportare una soluzione molto acida usata all’interno del sistema di trattamento delle urine. Le urine a volte contengono residui solidi che rimangono nel gabinetto e si accumulano nel tempo, così la NASA esegue un trattamento preliminare delle urine con una soluzione acida per dissolvere tali residui prima di inviarla al sistema di riciclaggio presente a bordo.

Un ultimo grande miglioramento di questo sistema è che è tutto automatico. Attualmente, gli astronauti hanno bisogno attivare un interruttore per usare gli altri bagni sulla SI, ma la ventola dell’UWMS si accende automaticamente quando gli astronauti rimuovono l’imbuto dal suo alloggio o sollevano l’asse del gabinetto.

Il gabinetto avrebbe dovuto essere lanciato martedì a bordo di una capsula di carico come parte di una missione di rifornimento ordinaria, ma è stata poi ritardata a causa del tempo. Se tutto va bene, la NASA prevede di installare il gabinetto anche sulla Orion per un test di volo che manderà gli astronauti al di là della Luna per una missione di 10 giorni.

Fonte cbc.ca

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