Le chiappe e le scoregge possono sembrare divertenti o spiacevoli, ma forse non sapete che non sono tutte uguali, specialmente se si guarda al mondo animale, dove si possono scoprire una marea di varianti se paragonate agli esseri umani.
Dani Rabaiotti è una zoologa residente a Londra che ha scritto un libro campione di vendite nel 2017 sul tema delle scoregge intitolato Fa le puzze? Lei assieme al suo co-autore, l’ecologista Nick Caruso, assieme all’illustratore Ethan Kocak, hanno seguito le tracce della comunicazione animale che è attualmente una scienza ancora poco conosciuta. In un’intervista, ha condiviso alcune delle più memorabili scoperte sulle chiappe e le scoregge.
Quando le è stata chiesta una definizione di chiappe, lei ha risposto che non è facile dare una risposta precisa poiché non tutti gli animali hanno le chiappe come normalmente intendiamo noi, dato che esse solitamente si compongono di natiche e un ano, bisogna precisare che non tutti gli animali li hanno. Molti di loro hanno piuttosto una cloaca dove le urine e le feci finiscono assieme, come ad esempio per gli uccelli, rettili, anfibi, ecc… Essi hanno un solo buco, ma ci sono molte varianti tra gli animali. Per esempio, il cetriolo di mare ha dei denti nel suo posteriore perché c’è un animale chiamato pesce perla che tende a vivere all’interno delle sue chiappe per nutrirsi delle sue gonadi e del suo albero respiratorio, quindi il cetriolo di mare usa i denti per proteggersi.
Altri animali invece, usano le loro chiappe per attirare un compagno, come i babbuini che possiedono un posteriore di un colore blu brillante. Quindi, ci sono ogni sorta di posteriori, da quelli più strani, a quelli più spettacolari: ricchi di ornamenti, orrendi, o insignificanti, ma c’è comunque sempre una buona ragione per come sono fatti. Gli esseri umani ad esempio, si sono evoluti dotandosi di natiche poiché camminando con due gambe, tendono a sedersi molto, quindi un posteriore troppo ossuto sarebbe stato troppo scomodo.
Parlando di scoregge, tuttavia, la zoologa ha detto che è stata anche questa una sfida, poiché la definizione di scoreggia implica la presenza di un ano che non tutti gli animali hanno. In più, non tutte le scoregge hanno la stessa combinazione di gas. Noi, per esempio, ne facciamo meno rispetto alle mucche perché non mangiamo erba, la quale produce più metano per via della cellulosa. I carnivori invece, producono meno gas, ma è differente, e puzza di più poiché la carne che mangiano contiene zolfo, il quale fa puzzare le scoregge di un odore simile all’uovo marcio.
La Rabaiotti spiega poi che le peggiori scoregge le fanno le foche e i leoni marini, cosa confermata anche da diversi guardiani di zoo: l’odore è simile ad un mix di pesce e uova marci. Questo perché solitamente mangiano pesce e granchi.
Una particolarità delle scoregge degli animali è che essi non provano imbarazzo quando le fanno come invece è per le persone, ma curiosamente, il furetto sembra spaventarsi delle sue stesse emissioni.
Le scoregge normalmente non sono tossiche, ma contenendo per la maggior parte metano, che non è una buona cosa per il cambiamento climatico. Tuttavia, c’è un tipo di insetto come il berothidae che quando scoreggia produce l’allomone, una sostanza chimica che ha effetto solo su una specie: le termiti. Così, quando il berothidae emette l’allomone sulle termiti, esse rimangono paralizzate e vengono mangiate dall’insetto. In questo caso, le scoregge possono definirsi tossiche.
Nonostante ci siano molte scoperte interessanti riguardo alle scoregge degli animali e la loro cacca, Rabaiotti riferisce che la maggior parte delle ricerche guardano ad altre questioni, per esempio, la dieta dell’animale che indirettamente porta ad accennare alle scoregge e alla cacca, ma niente di specifico. Ed è stato difficile scoprire qualcosa riguardante le scoregge degli invertebrati ad esempio, poiché non sono animali carini e “morbidosi” per la quale si tende più facilmente ad interessarsi.
Poi prosegue spiegando che ci sono anche molti miti e leggende su animali come i tassi del miele, le manguste e altri mustelidi: per esempio, come sottomettono le api quando le mangiano. La gente sostiene la stessa cosa del tordo negli Stati Uniti, che si ritiene scoreggi a terra per sottomettere i vermi, ma pare che al 99% questo non sia vero. Però è davvero difficile darne una conferma in quanto nessuno lo ha mai dimostrato. Quindi alla Rabaiotti piacerebbe che molte più persone convalidassero certi risultati, poiché la storia del tasso del miele che scoreggia sulle api era in una guida da campo e per quanto riguarda il tordo e i vermi, la teoria faceva parte di una vecchia ricerca scientifica.
C’è da dire che gli animali fanno un uso sorprendente delle loro chiappe. Mentre altri animali fanno un uso sorprendente delle chiappe di altri animali, come viverci all’interno, od usarle come difesa (molti animali hanno delle code bianche che sventolano in aria come segnale di avvertimento per altri). Le chiappe sono sottovalutate e nessuno dovrebbe mai esitare dal fare ricerche su di esse in quanto c’è un mondo sulla comunicazione animale là fuori che ruota proprio intorno alle chiappe. La gente vuole leggere libri sulle chiappe o sulle scoregge, e facendolo imparerà cose nuove.
Fonte massivesci.com
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