Cose talvolta strane, altre volte peggio
Sappiamo bene che quando dobbiamo andare al cesso in un bagno pubblico non è sempre una cosa piacevole, ma potreste non sapere che in altri paese le cose possono essere un po’ diverse: a volte solo strane, e altre volte molto peggio.
Ecco una lista delle 20 cose in cui potreste incappare nei bagni pubblici di altri paesi.
1. L’uso corretto della turca giapponese
In Giappone ci si aspetta solitamente che i bagni siano i più tecnologici possibile, ma in alcune zone si possono ancora trovare delle classiche turche che però sono un po’ diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati. Proprio per questo, la cosa ha causato non pochi problemi ai giapponesi soprattutto da parte dei turisti che spesso ne adottano un uso errato, col risultato di ritrovarsi con bagni sporchi e puzzolenti, cosa che non è tipica per i giapponesi. Quindi, specialmente a Kyoto, sono stati messi, in giro per la città, degli adesivi recanti le istruzioni su come utilizzare correttamente questo tipo di bagni.
2. L’anziana signora dei bagni in Corea del Sud
Non c’è da spaventarsi se, in Sud Corea, vedete un’anziana signora aggirarsi nei bagni pubblici poiché è lì proprio per eseguire le pulizie. La cosa strana è che potrebbe capitare proprio nel momento in cui state utilizzando il bagno. Queste signore vengono chiamate ajumma che nel gergo coreano identifica un’anziana signora di mezza età la cui presenza provoca spesso imbarazzo se non si conosce come funzionano le cose e/o non si è in grado abituarsi all’idea, ma si tratta semplicemente di un’usanza culturale in quanto le signore in questione svolgono semplicemente il loro lavoro. Perciò, non irritatevi!
3. Serpenti dai cessi australiani
In Australia quando il clima è particolarmente secco, i serpenti diventano molto assetati e cercano di idratarsi, cosa che per loro può avvenire facilmente infilandosi nei cessi. Questo comportamento succede durante la stagione degli amori poiché essi utilizzano più energie del solito e quindi hanno bisogno anche di più acqua. Sebbene non siano dichiarati come velenosi o tendenzialmente pericolosi, possono far paura e non ci si aspetta di trovarsene uno nel gabinetto. Proprio da cagarsi sotto!
4. Pisciatoi in Francia
La Francia ha iniziato ad implementare dei pisciatoi all’aria aperta nel 2018 per ridurre i casi di minzione in pubblico. Essi assomigliano a delle scatole di colore rosso e all’interno hanno uno strato di paglia e segatura per allontanare gli odori. La paglia all’interno è poi possibile utilizzarla come compost. Vengono chiamati uritrottoirs (una fusione della parola francese per “orinatoi” e “marciapiede”.
5. La mancanza di bagni in India
Avere un bagno in India non è qualcosa che si può dare per scontata. Anche se solo il 47% degli indiani hanno un bagno in casa, solo il 3% della popolazione usa un bagno pubblico. Tutto ciò fa sì che ci siano milioni di indiani che defecano nelle strade e in pubblico. Per loro, è più semplice avere accesso ad un cellulare che ad un bagno.
6. A Cuba meglio portarsi la carta igienica da casa
Vi sembrerà strano, ma a Cuba non ci sono abbastanza soldi per garantire la carta igienica nei bagni pubblici, quindi è meglio portarsi la propria o anche qualsiasi altro sostituto se pensate di dover utilizzare un bagno pubblico.
7. Farla in un bagno scozzese
In Scozia è considerata legge anche se è una vecchia usanza, ossia quella di consentire a chiunque bussi alla porta di uno scozzese, di consentirgli di usare il suo bagno. Questa regola è in vigore ancora oggi e probabilmente deriva da una vecchia legge che consentiva il libero passaggio attraverso il terreno di un’altra proprietà, cosa che col tempo si è trasformata nella tradizione di permettere a gente che ha bevuto un bel po’ di utilizzare il bagno altrui.
8. I bagni svedesi non sono gratis
In Svezia, è meglio risparmiare qualche moneta se pensate di aver bisogno di un bagno pubblico poiché non sono gratuiti, tuttavia il fatto di pagare consente di mantenere i bagni sempre puliti e in ordine. Un sistema che conosciamo bene anche in Italia anche se non è una regola fissa.
9. La carta igienica nei bagni egiziani non è gratis
La carta igienica in Egitto è rara, ma si può avere pagandola direttamente agli inservienti posti all’ingresso dei bagni pubblici i quali concedono solamente un pezzo di carta alla volta.
10. Pochi bagni pubblici in Polonia
In Polonia, ci sono pochi bagni pubblici, quindi se pensate di doverci andare è meglio dare prima una controllata a dove sono situati e se sono disponibili nell’area in cui vi state addentrando prima di rimanere impreparati.
11. Bagni artistici in Nuova Zelanda
Se vi capita di visitare la Nuova Zelanda, non potere rinunciare ad ammirare i bagni Hundertwasser che sono dei bagni pubblici situati nel Nord dell’isola, progettati dall’artista Friedensreich Hundertwasser, il quale ha usato materiali riciclati dalla comunità per costruire questi bagni. Vengono considerati delle vere opere d’arte e rappresentano anche l’attrazione principale, nonché i bagni più fotografati dell’isola.
12. Tirare lo sciacquone in Brasile
In Brasile, come in altri paesi quali il Messico, il sistema fognario non è molto buono, quindi tirare lo sciacquone in presenza di residui che non siano liquidi può rappresentare un problema. A causa delle tubature strette, a volte è necessario tirare l’acqua più volte. Un’altra particolarità dei bagni pubblici è che sono dotati di un’asse imbottito che può sembrare comodo, ma se si pensa per un’attimo all’eco-pelle e ai bagni pubblici messi assieme, immediatamente cambierete idea riguardo al fattore igiene.
13. Gli irlandesi temono i bagni pubblici
Gli irlandesi odiano usare i bagni pubblici perché li considerano fastidiosi, odorosi e poco rilassanti. Quindi, la maggior parte di loro si rifiuta di sedersi sull’asse di un bagno pubblico in quanto gli irlandesi sono persone estremamente pulite o i loro bagni pubblici estremamente sporchi.
14. In Antartide, si caga nei secchi
Non c’è molto da dire quando ti trovi in un continente completamente ghiacciato non strutturato con un sistema fognario a cui siamo abituati. Quindi, vuol dire che se vi scappa dovrete molto probabilmente dovrete usare un secchio dotato di sacchetto all’interno che dovrà essere smaltito, mentre la pipì viene raccolta in barili appositi.
15. Non si butta la carta igienica nei cessi del Messico
Buttare la carta igienica nel cesso, non è qualcosa di così scontato se vi trovate in Messico. Poiché come in molti altri paesi poveri, il sistema fognario non regge se si scarica anche la carta. Così, la carta igienica viene solitamente gettata in un bidone della spazzatura posto di fianco al gabinetto.
16. Cessi primitivi in Cina
Dimenticatevi della privacy o di avere uno spazio tutto per voi. Se vi trovate in Cina potreste imbattervi in alcuni dei loro bagni più vecchi che sono unisex e per lo più sullo stile della turca. Così, mettere da parte per un attimo le norme sociali e sperimentate un nuovo modo di vivere il cesso.
17. In Cile la carta igienica è preziosa
Portatevi la vostra carta igienica se avete intenzione di andare in Cile poiché i loro bagni pubblici ne sono sprovvisti poiché va letteralmente a ruba dato che i casi di furto coinvolgono da tempo anche la carta igienica, è per questo motivo che non viene più messa all’interno dei bagni.
18. In Tailandia non vi serve la carta igienica
In Tailandia, non c’è carta igienica, ma solo dei tubi con uno spruzzino, come quelli nelle vasche da bagno, utilizzati per pulirsi senza bisogno di usare la carta, anche se manca qualcosa con cui asciugarsi. A volte, in questi bagni, è necessario tirare l’acqua manualmente, soprattutto in quelli alla turca, utilizzando un secchio e una vasca d’acqua posta di solito a fianco al gabinetto.
19. In Perù, le strade fanno da bagni pubblici
Fare pipì in strada in Perù non considerata una cosa tanto strana, quindi non rimanete sconvolti se vedete urinare in pubblico poiché è considerata una cosa normale.
20. Pisciatoi a 3 in Belgio
3 è meglio di 1, ma anche di 2. In Belgio ci sono orinatoi che accolgono 3 persone assieme, ma non sono posti all’interno di bagni pubblici, bensì all’aperto quindi c’è molta meno privacy.