Nessuno vuole svelarne i particolari
Da quanto il primo astronauta americano ha visitato lo spazio, 59 anni fa, la NASA ha fatto fatica a trovare un modo comodo e pulito per costituire un bagno nello spazio.
Le prime opzioni erano piuttosto rudimentali e improvvisate che spesso finivano per rendere il tutto un grosso problema.
Alan Shepherd, la prima persona nello spazio, ha fatto pipì direttamente nei suoi pantaloni mentre era sulla rampa di lancio, nel 1961, ma fortunatamente, come ha dichiarato, era ormai “completamente asciutto al momento del lancio”. Gli astronauti dell’Apollo dovevano far pipì in una sorta di “preservativi” appositi, mentre per tutto il resto c’erano delle sacche di plastica. A volte però qualcosa sfuggiva, e il tutto fluttuava nell’aria.
Dopo che le missioni Apollo si conclusero nel 1975, gli ingegneri descrissero l’evacuazione e la minzione come “l’aspetto più fastidioso del viaggio spaziale”.
Persino ora, mentre due astronauti della NASA, Doug Hurley e Bob Behnken, si preparano a decollare dal suolo americano per la prima volta dal programma Space Shuttle, concluso del 2011, sembra che i bagni nello spazio non siano diventati meno scomodi.
Nessun ufficiale di SpaceX o della NASA vuole dire dove si trova esattamente il bagno sulla Crew Dragon o come funzioni. Non ci sono neanche indicazioni riguardo a dove il bagno posso essere posizionato, non compare neanche in nessuno dei disegni tecnici della navicella resi pubblici.
“Quel bagno? Ah, vi faremo sapere come funziona”, così Hurley ha detto ai giornalisti all’inizio del mese. “Ne hanno uno. Ci andremo, lo proveremo, e vi faremo sapere quando torneremo”.
Il gabinetto è una parte piuttosto importante del piano di lancio, dato che Hurley e Behnken ci passeranno pressoché un giorno intero insieme chiusi nella capsula Dragon, prima di raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale.
“Dato che è un sistema dello SpaceX, gli ufficiali addetti alle relazioni pubbliche sarebbero gli unici a cui chiedere”, ha detto Brandi Dean, un portavoce al Johnson Space Center della NASA quando gli hanno chiesto dove fosse il bagno.
Hans Keonigsmann, vice presidente dell’assicurazione per la missione SpaceX, la persona in carica della sicurezza e affidabilità per il volo, si è rifiutato di fornire anche le informazioni più generiche riguardo al nuovo gabinetto durante un briefing del 25 Maggio.
“Non ho intenzione di… non so dare una risposta alla domanda sul gabinetto, quindi la evito direttamente”, ha detto, quando gli è stato chiesto della posizione del bagno e le sue funzionalità.
Sebbene Crew Dragon sia stata costruita con l’aiuto di circa $.3,14 miliardi dei contribuenti, la navicella è stata sviluppata privatamente e molti dei suoi sistemi sono considerati segreti.
Ma la verità è probabilmente che SpaceX non vuole sprecare spazio prezioso della capsula per un bagno ampio, e la sistemazione è probabilmente un rudimentale tubo con annesso un sistema di raccolta, molto simile a quello del velivolo russo Soyuz.
L’ex astronauta della NASA Garrett Reisman, che ha lavorato per molti anni allo sviluppo della navicella Dragon della SpaceX ha detto che il bagno è vicino alla cima della capsula.
“Non so se il gabinetto sia davvero una figata, ma c’è”, ha detto.
Il Crew Dragon, che può ospitare sette persone, ha uno spazio più ampio della capsula russa Soyuz, che ha tre sedili molto comodi. Da quando è terminato il programma dello space shuttle, circa nove anni fa, gli astronauti della NASA hanno pagato la Russia per tornare nello spazio.
La Soyuz è equipaggiata con un rudimentale sistema di tubature che l’astronauta Chris Hadfield ha definito “basilare”, aggiungendo che gli astronauti fanno due clisteri prima del lancio con la speranza di non doverli rifare successivamente.
Ma non c’è ancora così tanto spazio sulla capsula SpaceX, larga circa 4 metri, per nasconderci un bagno.
Non è chiaro come funzioni esattamente il sistema, ma dovrebbe esserci un allestimento molto più piccolo rispetto all’enorme sedile che gli astronauti hanno usato precedentemente sullo Space Shuttle:
L’astronauta Peggy Whitson, ormai in pensione, ha detto precedentemente che andare al bagno è la parte peggio della vita nello spazio (la parte migliore è poter fluttuare, ha detto).
Progettare dei bagni che funzionino in microgravità non è un compito facile, e alcuni dei primi impianti erano disegnati solo per gli uomini.
Gli Stati Uniti hanno recentemente speso $19 milioni per un bagno russo per la Stazione Spaziale Internazionale, piuttosto che scomodarsi a realizzarne uno proprio, e il bagno in questione è ancora piuttosto complicato da utilizzare.
Gli astronauti devono far pratica in un buco largo mezza tazzina prima di lasciare la Terra, usando una telecamera per l’allineamento, e imparare come agganciarsi al sistema formato da un tubo e un contenitore.
Se SpaceX fosse in grado di progettare un sistema sanitario migliore per lo spazio, gli astronauti sarebbero un po’ più comodi, e ancora più durante i viaggi per Marte.
Ma per ora, la società pare avere intenzione a mantenere qualsiasi miglioramento o aggiornamento per i bagni dello spazio fuori dal dominio pubblico.
Fonte businessinsider