Lonely Planet, una famosa casa editrice di viaggi, ha pubblicato un libro in cui mostra i più spettacolari bagni pubblici che si possono trovare viaggiando in tutto il mondo. Ecco un estratto dalla guida “Toilets: A Spotter’s Guide” (Bagni: Guida dell’osservatore), da cui sono stati scelti i 20 migliori bagni pubblici.
Wellington, la capitale della Nuova Zelanza, ha speso NZ$ 375.000 per il design dell’architetto Bret Thurston per realizzare questi bagni pubblici sul lungo mare della città. Si spera che i due tentacoli ricoperti di acciaio arancione attirino i turisti a Wellington, anche se la strada da fare è lunga.
Accovacciarsi sul filo di una scogliera a 4600 m al fianco del Kilimanjaro in Tanzania, è ciò che si può fare con il bagno di Barafu Camp che si posiziona vicino alla scogliera. Pole pole (lento, lento) è il mantra standard quando ci si arrampica sulla cima più alta dell’Africa, ma non è questa l’occasione.
Questa postazione per abluzione bella fresca, nel mezzo dell’entroterra islandese, che si trova vicino alla stazione geotermale di Krafla, è un enigma. Nessuno sembra sapere chi l’abbia installata, o perché, ma tutto ciò non preoccupa gli scalatori che imbattendosi in essa, immancabilmente si fanno foto accovacciati sull’asse.
Sebbene questa struttura (disegnata da Pritzker, vincitore del premio Ieoh Ming Pei) sembra in procinto di lanciarsi nello spazio raggiungendo la velocità di curvatura in pochi secondi, in realtà ha una motivazione più banale, ossia quella di bagno pubblico nel parco fuori dal Museo dell’arte islamica a Doha.
Fatto da 10.000 gabinetti, lavandini e orinatoi, questa fantastica fontana orna il parco di Shiwan in Cina, la capitale mondiale della ceramica. L’installazione, che è lunga 100 m e alta 5 m, è il risultato di un lavoro fatto a mano dall’artista cinese Shu Yong, che ha usato scarti di fabbrica e sanitari per creare le sue opere d’arte.
L’Oldupai Gorge in Tanzania è parte della Rift Valley, dove la specie umana ha trascorso anni a imparare. I nostri avi hanno girovagato nella Serengeti orientale più di 1,9 milioni di anni fa. Continuando su tale scia, questo bagno è caratterizzato da un asse direttamente a strapiombo sul bordo del burrone.
I residenti di Matakana hanno aspettato sette anni e speso una fortuna (NZ$ 400.000) per vedere i loro bagni pubblici, che hanno provocato applausi e proteste. Il design di Steffan de Haan, un giovane del Matakana, è altamente simbolico, dalla facciata, alle cabine a forma di nave, è un cenno all’industria locale di costruzione di imbarcazioni.
Le struttura sul ghiacciaio Shuksan Sulphide offre una grande vista del monte Baker in una giornata serena, ma potrebbe essere un pochino ventilato quando c’è il tempo brutto. Le cime si innalzano nel parco nazionale North Cascades nella contea di Whatcom, a Washington, solo 19Km dal confine canadese.
Questa isola paradisiaca nel Mar dei Caraibi al largo di Placencia, Belize, vanta il suo personale “trono”, da cui il re o la regina dei naufraghi può sorvegliare il proprio regno. La strada per raggiungere un negozio è lunga però, nel caso siate a corto di carta igienica.
Sì, ovviamente, anche gli orsi la fanno, specialmente quando i sanitari sono così eleganti. Fate come un grizzly e sedetevi nel bosco su questo gabinetto compostante nel parco provinciale di Taylor Arm, un’area selvaggia al nord di Sproat Lake nella Colombia Britannica in Canada.
Chott el Djerid, un grande lago salato nella parte meridionale della Tunisia, è stato usato come set per l’infanzia di Luke Skywalker nel primo Star Wars. La fattoria sotterranea dei Lars potrà anche essere stata distrutta, ma l’Impero Galattico non riuscirà a eliminare la nuova speranza rappresentata da questi comodi bagni a bordo strada.
La poca privacy è il compromesso per una vista sensazionale grazie anche agli assi caldi di questi bagni compostanti al chilometro 112 di Tonto Trail, attraverso il Parco Nazionale del Grand Canyon in Arizona. Invece di andare da un margine all’altro, il Tonto Trail ripercorre il fiume Colorado, attraversando la rientranza che separa la voragine interna del canyon superiore.
Puoi scordarti ogni lusso, privacy, e protezione in questa latrina all’aria aperta nel cuore arido del deserto Siloli in Bolivia, ma almeno non troverai mai la coda. Il Siloli, una continuazione del deserto di Atacama confinante col Cile, è famosa per la formazione di rocce scolpite dal vento come l’Arbol de Piedra (l’albero di pietra).
La cascata di Baiyang nel parco nazionale Taroko in Taiwan può non essere molto lunga, ma vanta sette tunnel straordinari e numerose cascate lungo i suoi 2 Km di lunghezza. Giustamente, il bagno è alimentato direttamente da una delle cascate.
Questi orinatoi a forma di foglia si trovano nei vasti giardini verdeggianti del castello di Schönbrunn (XVII secolo) a Vienna. Questa reggia barocca dotata di 1441 stanze, completa di ampi giardini perfettamente curati e modellati nei secoli dai giardinieri reali asburgici, è una delle attrazioni più grandi della capitale austriaca.
Sedetevi, state in piedi o accovacciati, la scelta è vostra in questo bagno lungo la strada nella zona montuosa del sud-est asiatico del Laos. In qualunque modo vi incliniate, la vista della vallata dal bagno, attraverso la finestra è stimolante.
Non c’è bisogno di far scorrere l’acqua mentre si è accovacciati in questo pittoresco gabinetto, a fianco delle cacofoniche cascate Huldefossen, vicino a Førde in Norvegia; il suono di migliaia di litri d’acqua che scorrono a 90 metri d’altezza dovrebbero sovrastare ogni rumore indesiderato. La Norvegia vanta 9 delle 20 cascate più alte al mondo.
Suwon, in Corea del Sud, vanta un parco a tema totalmente dedicato ai sanitari. L’attrazione ruota intorno al museo a forma di gabinetto, l’ex casa di Sim Jae-duck, alias Mr. Toilet, un tempo sindaco di Suwon e primo presidente dell’Associazione Mondiale della Toilette che si impegna a migliorare i servizi igienici nei paesi in via di sviluppo.
Il pittore austriaco del XIX secolo, Giovanni Segantini, ha vissuto i suoi ultimi anni nel rifugio alpino di Saint Moritz ora conosciuto come il rifugio di Segantini, da cui dipingeva le cime svizzere con la sua tavolozza. Il rifugio, arroccato a 2731 m, è al momento una capanna dove i visitatori dell’iconica latrina godono di una vista mozzafiato sulla valle dell’Engadina.
Se Babbo Natale avesse una latrina, di sicuro assomiglierebbe a questo gabinetto fatto di tronchi, lungo le rive del torrente che si snoda attraverso il Chena Hot Springs Resort in Alaska, anche se bisogna essere uno dei dipendenti per godersela. Il resort vanta anche un museo del ghiaccio, con delle sculture di ghiaccio, un’effige a grandezza naturale di cavalieri in giostra e una rappresentazione di un gabinetto di ghiaccio (non funzionante).
Source lonelyplanet.com
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