Alcune notizie interessanti sull’oggetto usato da tutti, ma dato per scontato
La usiamo tutti i giorni e lo facciamo quasi in modo inconsapevole, ma ci sono aspetti della carta igienica che molti ignorano.
- Si abbattono circa 30000 alberi al giorno per creare i rotoli.
- Ogni rotolo è composto in media di 333 foglietti.
- Ne usiamo circa 8,6 fogli ogni volta che andiamo in bagno.
- Prima della carta si usavano, oltre ad un bastone per raschiare, anche: fieno, pannocchie, bastoni, pietre, sabbia, muschio, canapa, lana, gusci, bucce di frutta, felci, spugne, conchiglie e rottami di ceramiche.
- Anche gli astronauti usano la comune carta igienica che dopo viene sigillata e compressa in appositi contenitori.
- Negli USA si paga una tassa sulla carta igienica di 6 centesimi introdotta da Clinton nel 1996.
- Anche se la carta igienica è nata in Cina ed è stata commercializzata per la prima volta negli USA da Joseph Gayetty nel 1957, non era ancora famosa. I primi rotoli commercializzati erano a opera dell’azienda Scott che ha comunque dovuto far fronte a difficoltà nella pubblicizzazione. I problemi erano dovuti al fatto che la carta igienica era ancora un tabù dato il suo utilizzo. Così è stato fino al 1900, anno in cui il tema igiene è stato maggiormente sdoganato.
- Fino al 1930 era possibile trovare nella carta igienica delle schegge di legno. Da lì in poi l’azienda Northern Tissue inizio a produrre carta senza più schegge.
- Negli hotel si usa piegare il lembo finale del rotolo per dare un aspetto più elegante, rendere la prese più semplice e far capire che il bagno è stato pulito. Stephen Gill ha trascorso 3 anni fotografando tali pieghe, raccogliendole poi in un libro dal titolo Anonymous Origami, in cui mostra tutte le forme che ha incontrato.
- Il bianco della carta igienica è dato dalla candeggina utilizzata come sbiancante. Il processo richiede molta acqua ed energia. Purtroppo è anche molto inquinante.
- Il neuro-economista Paul Zak ha condotto uno studio sull’ossitocina, un ormone prodotto dall’ipotalamo, responsabile nel cementare il rapporto tra madre e figli, ma gioca un ruolo importante anche nelle interazioni sociali. Zak ha ipotizzato che l’utilizzo di cuccioli e bambini negli spot della carta igienica sia una strategia per stimolare l’ossitocina, così da provocare un legame tra prodotto e spettatore.
Fonte Focus
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