Metal, ironia e umorismo sanitario

Il gruppo metal italiano Merdiolence, il cui nome è una sorta di fusione delle parole: merda e violence (violenza), prima di cambiare nome dopo la prima pubblicazione fece parte del panorama underground.

“Fart of Doom”, il demo del 1993 del gruppo death-grind fiorentino MERDIOLENCE, è stato ristampato dalla Danex Records. Il gruppo cambiò nome in CRYOGEN poco dopo la pubblicazione del demo e continuò a esibirsi fino ai primi anni 2000. La data di pubblicazione del vinile è stata il 23 giugno 2023.

Secondo metalitalia.com, i Merdiolence sono stati uno dei precursori del genere death metal toscano dei primi anni Novanta. Filippo Frizzi (chitarra e voce) e Andrea Bracali (batteria) hanno fondato il gruppo nel 1991 componendo tre cassette inedite di grindcore no-fi improvvisato, urla folli e testi ironici a casa, usando strumenti fatti in casa e attrezzature rudimentali. A metà del 1991 si trasformano in un trio con Matteo Bennici al basso e alla voce, poi in un quartetto con Vesco alla chitarra ritmica fino a quando Niccol Gallio prende il suo posto nel 1992. Creano subito il proprio sound, ispirandosi a gruppi come Pestilence, Carcass e Gorefest, e debuttano dal vivo nell’aprile 1993.

Poche settimane dopo, realizzano la loro prima registrazione ufficiale, Fart of Doom (scoreggia del destino), che consiste in tre brani di death metal veloce e originale, con cambi di tempo, elementi acustici e testi dissacranti. Il demo autoprodotto aiuta i Merdiolence a diventare un gruppo cult a Firenze e a influenzare altre band dell’epoca. Sulla scia di questo successo iniziale, i Merdiolence cercarono di farsi un nome al di fuori dell’area locale producendo materiale più sofisticato e complicato, orientato verso un death più tecnico e sinfonico, e decisero di assumere un carattere più “serio”. Di conseguenza, nella primavera del 1993 i Merdiolence sono diventati Cryogen.

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“Facevamo le prove in uno scantinato sotto la chiesa dell’Isolotto a Firenze, condiviso con altre band, detto ‘la buchina’ per le sue dimensioni e per il suo fetore. Dopo le prove ascoltavamo metal (e non solo) dallo stereo gracchiante della Talbot Samba di Filippo. Nell’aprile del ’93 facemmo il primo live di fronte ad un piccolo pubblico, che dimostrò il proprio entusiasmo con un pogo selvaggio. Pochi giorni dopo prenotammo la nostra prima sessione in studio alla All Music e, in un solo giorno, registrammo i brani di Fart of Doom. Il fonico era un perplesso, ma paziente Jeppe Catalano, alla cui memoria è dedicato questo disco . Stampammo 300 copie su cassette con artwork disegnato a mano e fotocopiato, e le facemmo girare tramite passaparola. Nel giugno del 1993 alla Flog fecimo il nostro ultimo concerto con il nome Merdiolence. A quel punto è iniziato un nuovo capitolo e sono successe molte cose, la migliore delle quali è che siamo rimasti amici. Ma quei primi due anni come Merdiolence rimangono indimenticabili. Adesso, a distanza di trent’anni, questo disco vuol essere un tributo a quello ‘spirito della Buchina’ e a tutte le persone con cui abbiamo condiviso quel periodo”. – Merdiolence, 2023