Il Super Water promosso dalla Gate Foundation
Molte persone nel mondo non hanno accesso a servizi igienici moderni e hanno un sistema fognario inadeguato a trattare i rifiuti organici. Tuttavia, anche quando il sistema fognario funziona, il problema è che richiede molta acqua a causa dell’inefficienza dei servizi igienici.
Per risolvere questi problemi, Shannon Yee, professore associato al Georgia Institute of Technology, sta cercando di cambiare il modo in cui pensiamo ai rifiuti organici. Non per niente, sul suo nome c’è un gioco di parole: la gente dice “devi andare a fare la Yee” al posto della parola “pipì” [pee].
Come spiegato qui, Yee è a capo di un gruppo di ingegneri che sta sviluppando un super water senz’acqua che può essere utilizzato ovunque senza bisogno di infrastrutture fognarie grazie ai finanziamenti della “Reinvent the Toilet Challenge” della Gates Foundation.
“In parole povere, prendiamo un’infrastruttura e la trasformiamo in un elettrodomestico”, ha dichiarato Yee. “Quindi, niente acqua che entra nel gabinetto e niente acque reflue in uscita… Basta collegarlo ovunque si abbia bisogno di un bagno e il sistema gestisce i rifiuti”.
Yee ha esperienza con le tecnologie di energia termica piuttosto che con i servizi igienici, ma anche questo nuovo tipo di WC utilizza il calore ed è alimentato dall’elettricità. È composto da un’unità anteriore che assomiglia a un normale gabinetto e da un’unità di lavorazione posteriore in cui vengono trattati i rifiuti organici. La cacca viene riscaldata ad alta pressione rimanendo separata dai liquidi.
“Entriamo in questa fase della materia nota come fluido supercritico, in cui le feci bruciano spontaneamente sott’acqua. È un modo piuttosto unico di fare questo: possiamo effettivamente bruciare le feci sott’acqua”, ha dichiarato Yee.
Le feci vengono trasformate in piccole “torte di cacca” inodori, che possono essere compostate o gettate nella spazzatura, mentre la pipì purificata viene utilizzata per lo sciacquone del bagno.
I “super water” sono attualmente in fase di sperimentazione da parte di Yee e dei suoi colleghi in Sudafrica, India, Cina e Stati Uniti. Se l’idea avrà successo, Yee prevede che le città potranno evitare di spendere milioni di dollari in impianti di trattamento delle acque reflue e dei rifiuti organici.
Il lavoro di Yee è solo una delle tante iniziative internazionali che cercano di affrontare la complessa questione dei rifiuti organici.