A volte stare al cesso stimola altre attività
La gente di solito dice che i maschi ci mettono più tempo delle donne a fare la cacca. È davvero così? È quindi un problema?
Il tempo trascorso sul cesso non è sempre legato solo al fatto di fare la cacca, perché la gente tende a fare anche altre cose mentre è seduta sulla tazza. Si potrebbe pensare che ci siano differenze tra uomini e donne, ma non sono poi così marcate.
Comunque, gli uomini sembrano passare più tempo seduti sul gabinetto secondo un sondaggio online di un rivenditore di articoli sanitari. I dati indicano che gli uomini passano fino a 14 minuti al giorno rispetto alle donne, che passano quasi 8 minuti al giorno, anche se questo sondaggio non è una prova scientifica è comunque un dato da tenere presente.
Quello che sappiamo per certo è che il cibo impiega più tempo a viaggiare attraverso l’intestino nelle donne piuttosto che in quello degli uomini. Le donne hanno anche più probabilità di soffrire di stitichezza legata alla sindrome dell’intestino irritabile rispetto agli uomini. Quindi, ci si aspetterebbe che le donne impieghino più tempo per fare la cacca, ma non è così, anche se si tiene conto delle differenze nel consumo di fibre tra uomini e donne.
Al contrario, il tempo di evacuazione è fortemente influenzato dal muco che riveste l’intestino crasso. Questo muco rende l’intestino scivoloso e facilita l’espulsione delle feci, ma non ci sono prove che questo muco di rivestimento sia diverso tra uomini e donne.
Secondo uno studio, gli adulti sani impiegano una media di 2 minuti quando sono seduti, ma solo 51 secondi quando sono accovacciati, senza differenze tra uomini e donne in entrambi i casi.
Quindi, qual è il punto? Se apparentemente non c’è differenza di tempo tra uomini e donne durante l’evacuazione, perché gli uomini sembrano passarci più tempo?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo considerare che il tempo trascorso in bagno non è completamente utilizzato solo per fare la cacca. Il tempo trascorso include altre attività mentre si è seduti che spesso incidono più del tempo usato per evacuare. La gente di solito legge mentre è seduta sulla tazza, e gli uomini sembrano leggere più delle donne.
Uno studio su quasi 500 adulti in Israele ha constatato che quasi il 64% degli uomini legge regolarmente in bagno, rispetto al 41% delle donne. Più tempo le persone passano sulla tazza, più è probabile che lo passino leggendo. Tuttavia, questo studio è stato condotto nel 2008, quindi ora ci si potrebbe aspettare che gli adulti leggano o giochino sui loro smartphone piuttosto che da libri o riviste cartacei.
Tuttavia, le persone potrebbero anche stare sedute più a lungo sulla tazza per un po’ di sollievo temporaneo o per rilassarsi dallo stress della vita quotidiana per la quale il bagno sembra l’unico posto dove trovare tempo e pace per se stessi.
Un sondaggio ha rilevato che il 56% delle persone trova che sedersi sulla tazza sia rilassante, e il 39% una buona opportunità per avere “un po’ di tempo da soli”. Un altro sondaggio online ha rivelato invece che 1 persona su 6 riferisce di andare in bagno per “pace e tranquillità”. In ogni caso, anche se questi non sono studi scientifici, offrono utili spunti su un fenomeno sociale.
Tuttavia, ci possono essere anche ragioni mediche per un tempo più prolungato di evacuazione, e di conseguenza, un tempo maggiore trascorso seduti sul gabinetto.
Le ragadi anali (strappi o una lacerazioni nel rivestimento dell’ano) possono rendere la defecazione un processo doloroso e lungo. Queste ragadi sono frequenti tanto negli uomini quanto nelle donne. La defecazione ostruita invece è una malattia per cui le persone non riescono a svuotare correttamente il retto, ed è una causa comune di stitichezza cronica. Questo problema è invece più comune nelle donne di mezza età.
In uno studio turco, passare più di 5 minuti sulla gabinetto è stato associato a emorroidi e ragadi anali. Un altro studio dall’Italia ha rilevato invece che più a lungo le persone passavano sulla tazza, più gravi erano le loro emorroidi.
Una teoria dietro questo stare tanto sul gabinetto indica un aumento della pressione all’interno dell’addome. Questo porta a un minor flusso di sangue nelle vene del retto quando si ha necessità di evacuare, e infine a un ristagno di sangue nei vasi dell’ano, per cui è più probabile che si sviluppino le emorroidi.
Oltre al solito consiglio di aumentare la quantità di fibre nella dieta e di assicurarsi di bere abbastanza acqua, sarebbe ragionevole limitare la quantità di tempo trascorso in bagno. Diversi ricercatori raccomandano un limite superiore diverso. Mentre altri raccomandano l’approccio SAN:
- Sei minuti al massimo seduti sul gabinetto;
- Abbastanza fibre (mangiando più frutta e verdura e mangiando cereali integrali);
- Nessuno sforzo durante la defecazione.
Tuttavia, sappiamo tutti che leggere o rilassarsi mentre si è sulla tazza non può essere facilmente sostituito. A volte il bagno è l’unico posto dove possiamo passare del tempo con noi stessi senza essere disturbati o interrotti. Quindi sarebbe opportuno trovare un compromesso. Magari concedendosi un tempo prolungato una volta o due alla settimana.
Fonte theconversation.com