Questa è la sua storia

Da un po’ di tempo siamo abituati a usare le emoji in ogni messaggio che inviamo. Tutti ricordiamo quando le uniche emoji disponibili erano solo gli smiley, che potevamo fare solo con la punteggiatura. Ora abbiamo una emoji per quasi tutto, mentre continuano ad evolversi nel corso degli anni e sono sempre più usate per comunicare nei messaggi di testo.

Il primo uso registrato di un’emoticon con i caratteri della tastiera risale al 1982. Le emoticon più rappresentative sono apparse nel 1999 in Giappone, il cui termine in giapponese significa “carattere immagine”. Esse provengono da una tradizione manga chiamata “mapu” che risale al XIX secolo. E come ogni forma di linguaggio è supervisionato da un’organizzazione non-profit californiana chiamata Unicode Consortium, che dal 1991 è il punto di riferimento per la produzione di codice informatico per poter poi tradurre tutti i sistemi linguistici e gli alfabeti per uso digitale.

I candidati che si vogliono inserire per l’aggiornamento annuale delle emoji servono in media 18 mesi per diventare ufficiali. Unicode fornisce un suo modello di codice, ma Apple, Samsung e Google hanno sempre disegnato le loro versioni. Circa il 70% delle emoji inviate sono basate sulle emozioni e altre rappresentano attività, cibo o diversi tipi di persone. Ma una spicca fra tutte: l’emoji della cacca.

L’emoji della cacca ha una sua storia. È una di quelle più popolari su iPhone, con il punteggio più alto di utilizzo da parte di un report di SwiftKey (SwiftKey è un’applicazione per tastiera per iPhone e Android). Questo rapporto ha mostrato che tra ottobre 2014 e gennaio 2015 America, Regno Unito, Canada e Australia hanno usato l’emoji della cacca più di qualsiasi altra. Tuttavia, non è sempre stata così ben accolta.

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poo emoji

Introdotta per la prima volta come parte dell’Unicode 6.0 nel 2010, in origine era una classica cacca attorcigliata circondato da mosche ronzanti, prima di essere la faccina sorridente e amichevole che tutti conosciamo oggi, e la gente non ne rimase colpita. Gmail non era affatto convinta dell’emoji, affermando che la gente si sarebbe offesa perché l’avrebbe ritenuta volgare. Ci è voluta la spinta da parte dei creatori, Darick Tong, Darren Lewis, Takeshi Kishimoto e Katsuhiko “Kat” Momoi, per farla arrivare finalmente anche su Gmail.

Fin dall’inizio all’interno di Gmail, l’emoji ha dovuto lottare per farsi strada. All’inizio era stata creata per essere molto più innocente, originariamente infatti, doveva venire interpretata come una sorta di cono gelato al cioccolato. È stata poi reinterpretata dalle riviste Dazed, Buzzfeed e Huffington Post, che hanno stilato una lista di modi in cui l’emoji poteva essere usata, suggerendo la cacca come interpretazione.

Divenuta il simbolo internazionale per la cacca, la gente si è poi inventata diversi modi per fare associazioni divertenti tramite altre emoji. Per esempio: 💩 + ☔ per “shit-storm” (buttare merda) 💪 +💩 per “tough shit” (roba da duri) 🐮 + 💩 per “bullshit” (stronzata).

Quindi, l’emoji della cacca si è evoluta: all’inizio doveva essere rappresentata più come un tabù, come qualcosa da nascondere (subconscio), perciò la cacca era pensata quasi come un cono gelato al cioccolato, poi è diventata una rappresentazione più brutta dell’idea di cacca (repulsione): con le mosche intorno, e infine, viene disegnata come una faccina buffa (accettazione), come per dire che la cacca non è più un tabù o almeno, meno di prima.

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Fonte poopourri.com