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I bagni a combustione aiutano la sostenibilità sull’isola di Coconut

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Risorse limitate e costi eccessivi hanno portato a questa soluzione

Un bagno a combustione brucia i rifiuti organici ad alte temperature, lasciando solo una piccola quantità di cenere, equivalente a circa una tazza da tè per approssimativamente quattro persone in una settimana di utilizzo. I rifiuti vengono bruciati e racchiusi in una camera di incenerimento, e i gas di combustione vengono espulsi tramite un condotto di ventilazione a parte. I bagni a combustione sono un’alternativa ai bagni classici e vanno bene anche per le zone più isolate poiché non richiedono l’uso di acqua o di sistemi di scarico.

Sull’isola di Coconut (Moku o Loʻe), Hawai’i, è stato messo in funzione il primo bagno a combustione presso l’Università delle Hawaii all’Istituto di Biologia Marina di Mānoa’s Hawaiʻi (HIMB).

Questi bagni, che non producono rifiuti organici, possono aiutare a ridurre o eliminare l’uso delle fogne. In più, necessitano di poca energia prodotta dal propano per incenerire sia i liquidi che i solidi. Inoltre, è esente da patogeni e la cenere prodotta, che è inodore, può essere smaltita nei rifiuti o usata come concime per giardini o per il compost.

“Sappiamo che l’acqua è preziosa e che alle Hawai’i scarseggia, e vogliamo conservarla ogni volta che possiamo”, ha dichiarato Judy Lemus, direttrice provvisoria presso la HIMB. “Quindi, come istituto di ricerca che si basa sulla salvaguardia dell’ambiente, siamo interessati a trovare soluzioni sostenibili”.

La HIMB è collegata ai servizi municipali di acqua, fognature ed elettricità dell’isola di O’ahu tramite condotti di polietilene ad alta densità che viaggiano sotto Kāneʻohe Bay. Anche se le fogne non sono un problema, le risorse sono invece limitate e costose.

“Il bagno a combustione aggiunge un servizio ecosostenibile sull’isola per i dipendenti e i visitatori, in un luogo dove c’è un grande flusso di gente e dove precedentemente non c’erano servizi”, hanno dichiarato i responsabili.

Il sistema è indipendente e non ha bisogno di collegamenti agli impianti idrici, elettrici, o fognature.

“Sembrano come dei bagni normali, e sono in grado di bruciare sia rifiuti solidi che liquidi, e sono eccellenti per aree in cui non ci sono altri collegamenti”, ha dichiarato Lemus.

Questo bagno è in grado di sostenere 4 utilizzi all’ora e il contenitore di ceneri va svuotato solo una volta a settimana. HIMB stima che un serbatoio di propano da 23 litri possa durare per 120-150 usi.

Si stima ci siano circa 88.000 fogne alle Hawai’i, il numero più alto per abitante nel paese, che scarica più di 240 milioni di litri di acque reflue ogni giorno secondo il Dipartimento Sanitario delle Acque Reflue delle Hawai’i.

“Dobbiamo proteggere le nostre risorse alle Hawai’i e quindi una soluzione come quella dei bagni a combustione è una bella alternativa”, ha continuato Lemus.

Vantaggi dei bagni a combustione:

  • Non serve né impianto idrico, né fognario;
  • Non serve elettricità;
  • È sicuro per i bambini;
  • Richiede poco spazio;
  • È facile da installare;
  • Non bisogna occuparsi dei rifiuti se non di una piccola quantità di cenere da cui vanno svuotati;
  • Non servono prodotti chimici;
  • Non vi sono problemi di insetti.

Il Dipartimento Sanitario delle Hawai’i richiede che tutte le fogne siano aggiornate, convertite, oppure chiuse entro il 1 gennaio 2050.

Il progetto è in collaborazione con HIMB, Wastewater Alternatives, Innovations e Cinderella Eco Group. Lemus ha contribuito alla realizzazione del progetto.

Fonte bigislandnow.com

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